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Al tempo, non erano pochi quelli che pensavano che
la resina facesse struttura e si vantavano di fare strati
enormi di questo materiale, che in fondo è solo il col-
lante che tiene unite due stuoie di vetro.
b) Il secondo problema è la cristallizzazione della
resina. Quando si uniscono resina e catalizzatore si
innesca un fenomeno di cristallizzazione della resina
che non si fermerà mai più. Più scorre il tempo, più la
resina che si trova tra le stuoie di vetro si cristallizza e
diventa fragile. Per questo una barca vecchia si dan
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neggia più facilmente di una barca moderna. Allora se
i problemi sono questi e apparentemente non sem-
brano problemi da poco, perché diciamo che la barca
di 30 e passa anni è comunque una barca sicura?
Anche in questo caso i motivi sono due:
a) Le barche sono quasi sempre costruite per resi-
stere a sforzi molto superiori a quelli che poi in effetti
sopportano quando sono in mare d'estate e naviga-
no alle nostre latitudini. Possiamo dire che le barche
hanno una riserva di solidità e anche se con il passa-
re del tempo diventano più fragili, la riserva è tale che
continuano ad essere barche sicure.
b) Le dimensioni delle barche di 40 anni fa sono mol-
to diverse da quelle attuali. Il New Optimist, barca di
11,20 metri dei primi anni Settanta disegnata da Dick
Carter, costruita in Italia da Biasi, era larga 3,20 metri
e bassissima sull'acqua. Oggi, un 11,20 metri è largo
tra i 3,80 e i 4 metri, il che significa che ha delle leve
molto più lunghe e quindi è sottoposto a sforzi molto
maggiori. Le barche di una certa età invece, essendo
così strette erano compatte e per questa loro carat
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teristica molto robuste.
Quali sono allora i difetti di una barca molto vecchia?
Più che difetti sono differenze e sono tante, qui ne
elenchiamo due, forse le più evidenti:
a) È una questione di comodità. Le barche degli anni
Settanta, Ottanta, proprio perché volumetricamente
molto più piccole delle barche moderne di uguale
lunghezza, sono meno comode.
b) Tra una barca del 1980 e una barca del 2020 ci sono
40 anni di distanza, che sono 40 anni di tecnologia e di
evoluzione progettuale, cosa che ancora una volta in-
cide soprattutto sulla comodità della barca. Di buono
c'è che una barca del 1980 costa una frazione di una
barca di stessa lunghezza del 2020.
Maurizio Anzillotti, direttore di SVN
Solovelanet, nasce, velisticamente
come solitario. Oggi si occupa di mer-
cato e tecnica.
L'autore
Nelle prime due fotografie in alto, uno Show
38 della Barberis in navigazione, barca degli
anni 70-80 e una fotografia della sua dinette. Le
due fotografie qui sopra, rappresentano invece
l'Oceanis 38 della Bénéteau varato nel 2003