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Palmaria
Davanti a Porto Venere si sviluppa il piccolo arcipela-
go delle Cinque Terre, formato da tre isole principali
e qualche isolotto minore. Le due isole più piccole,
il Tino e il Tinetto, non sono liberamente accessibili,
in quanto zona militare. Questo ha permesso lo svi
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luppo di una vegetazione particolarmente lussureg-
giante e la sopravvivenza di una specie endemica di
geco: il tarantolino. Attenzione agli scogli tra le due
isole. La statua di una madonna segnala invece uno
scoglio semisommerso a sud del Tinetto, una volta
particolarmente insidioso.
L'isola maggiore dell'arcipelago è Palmaria. Le Boc
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che di Porto Venere, larghe poco più di cento metri
la separano dalla terraferma. Il toponimo di Palmaria
non ha nulla a che fare con le palme, ma con "bal-
ma", etimo che in dialetto locale sta per "grotta".
Molte sono infatti le grotte che si affacciano lungo il
suo perimetro e in una di queste sono stati ritrovati
resti umani e animali, che testimoniano la presenza
dell'uomo in epoca preistorica.
Esistono dei pontili sull'isola, ma sono generalmente
riservati ai vaporetti che la collegano alla terrafer
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ma o per natanti di 6 metri al massimo. Meglio dare
fondo a ridosso dell'isola o nella Rada del Terlizzo,
Qui sotto una vista di Porto Lotti, uno
dei più esclusivi marina italiani. Il marina
accoglie barche dai 12 metri in su. In
basso uno scorcio di Riomaggiore