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In questa pagina due tipi
di rande avvolgibili steccate.
Qui sotto, una randa a stecche
orizzontali che prevede l'avvol-
gimento sul boma. Sotto, invece,
una randa a stecche verticali con
avvolgimento nell'albero
Un po' diversa la questione per quello che riguar-
da le barche ultra-performanti e quelle molto grandi,
dove spesso si usano stecche con caratteristiche
di flessione (tipo e modo in cui si incurvano sotto
i carichi del vento) progettate ad hoc. Qui, disegno
e realizzazione sono in costante evoluzione, di pari
passo con le tecniche di costruzione e progettazione
dei materiali compositi, in particolare del carbonio.
SVN - Quali sono le stecche più utilizzate per la re-
gata e per la crociera?
P.P. - Generalmente le stecche più lunghe, come
quelle delle rande steccate da crociera, sono a spes-
sore costante. Questo perché è possibile tagliarle da
un "rotolo" che presenta enormi vantaggi in termi-
ni di trasportabilità e possibilità di stoccaggio, ed
è spesso il migliore compromesso economico. Lo
spessore costante non è ideale dal punto di vista dei
profili, quindi tipo e dimensione di ciascuna stecca
devono essere scelte accuratamente, in modo da
aiutare la forma della vela con poco vento ed esse
-
re invece neutre e non modificare i profili disegnati,
quando il vento cresce.
Le stecche più corte, più trasportabili e stoccabili, si
possono scegliere con la giusta rastrematura, ovve
-
ro differenza di spessore tra punta e coda. In questo
modo si può creare un'uscita efficiente senza riem-
pire l'interno della vela di pieghe.
La scelta del tipo, della rastrematura e del taglio del-
la stecca è molto importante per il rendimento finale
della vela.
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