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Il peggior pericolo
della nautica:
la burocrazia
B u r o c r a z i a
L
a nautica è in pericolo congelamento a
causa della burocrazia e del coronavirus.
Nonostante i proclami dei tanti governi che
si sono succeduti in questa prima parte del
secondo millennio, la macchina statale ha
fatto poco o nulla per digitalizzarsi, e il coronavirus
ha portato i nodi al pettine.
Una buona parte degli impiegati dello stato lavora
da remoto, ma il telelavoro non sempre funziona
perché gli archivi cartacei non si possono portare a
casa, e se da una parte non tutti fanno grandi sforzi
per digitalizzarsi, dall'altra lo stato fa poco per
permettere a tutti di continuare a lavorare.
Questa situazione sta portando la macchina buro
-
cratica che riguarda la nautica - e non solo - verso il
blocco totale, mettendo in evidenza come sia arre-
trato tutto ciò che riguarda la burocrazia dello stato.
Il governo e Confindustria Nautica avevano raccon-
tato che bisognava organizzare un registro telema-
tico per ammodernare il sistema di immatricolazio-
ne delle barche e promuovere il settore. Il risultato,
già prima del Covid, è stato che siamo passati dai
3 giorni necessari per un'immatricolazione prima
del registro telematico, agli attuali 40, cosa che sta
spingendo molti a immatricolare e pagare l'IVA in
Francia.
Il nuovo codice della nautica aveva promesso
una digitalizzazione degli archivi e la conseguen
-
te possibilità di svolgere le pratiche burocratiche
inerenti il diporto per via telematica, ma realizzato
il software che deve gestire il registro telematico,
non si è pensato a creare l'apparato che il software
Per immatricolare una
barca ci vogliono 40 giorni,
per richiedere il tesserino
da radiotelefonista anche
un anno: la nautica è in
pericolo, la bella stagione si
avvicina e nulla si muove.
di
Jean
Bonnet
La burocrazia è uno dei maggiori proble-
mi del nostro paese. Anche nella nautica
questa è capace di bloccare lo sviluppo o
quanto meno rallentarlo