30
www.solovela.net
Una legge per incentivare
il turismo, combinata con
gli effetti della pandemia,
mette in pericolo i diportisti
che prendono una barca in
charter in Grecia.
Charter
Charter:
pericolo
Grecia
P
rima dell'arrivo della pandemia, lo sta-
to greco aveva promulgato una legge
fiscale in supporto al turismo. La legge
stabiliva che per i beni strumentali del-
le aziende del settore turismo, in testa le
barche, le società avrebbero usufruito di un credito
di imposta pari al 50%.
Questa legge ha spinto moltissimi piccoli armatori ad
acquistare una o due barche e, con l'aiuto di internet,
creare la loro società di charter. Oggi, chiunque può
creare una società di charter se ha le barche. A pro
-
cacciare i contratti ci pensano i portali di prenotazioni
on line. Poi però è arrivata la pandemia e i clienti si
sono sciolti come neve al sole, i fatturati sono precipi-
tati, ma le spese sono rimaste quelle, posto barca, rata
del leasing, manutenzione della barca e molti armatori
non ce la fanno o non ce la faranno ad affrontarle. Ciò
fa sì che oggi in Grecia ci sia una miriade di picco
-
le società di armatori che rischiano di fallire. I piccoli
armatori da una parte rappresenteranno una opportu-
nità per il diportista, perché sicuramente, molti di loro
abbasseranno i prezzi pur di riuscire a noleggiare, ma
anche un grande pericolo perché molti di questi non
arriveranno all'estate e c'è la seria possibilità che mol
-
te decine di società falliscano nella tarda primavera,
lasciando i clienti con il cerino in mano.
A meno che non si sia noleggiata la barca per mezzo
di una agenzia italiana riconosciuta come tour ope
-
rator, per cui si gode della protezione dell'agenzia
che è responsabile del prodotto che vende, in caso
di fallimento della società di charter si perderà l'anti-
cipo che si è versato e si rimarrà senza barca.
di
Maurizio
Anzillotti