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Il tracciato, come era pensato originariamente,
avrebbe collegato l'Adda a Cremona con l'area
sud di Milano
a P P r o d I
S
ono moltissimi i milanesi innamorati del
mare. Altrettanti gli appassionati, che si
muovono dai capoluoghi lombardi verso la
riviera ligure o toscana. Purtroppo però, Mi
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lano sorge ai piedi delle Alpi e il mare e lontano.
Eppure, più di un secolo fa il capoluogo lombardo
aveva il suo collegamento con il mare, grazie ad una
rete di canali che sfruttando il Po arrivava al Mediter
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raneo. Ben lungi dall'essere pensato per il diporto, il
progetto nasce per trasportare materiali, soprattutto
il carbone, in città. Era più conveniente sfruttare il Po
piuttosto che farlo arrivare dal porto di Genova. D'al
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tronde, già il Duomo è stato costruito con il marmo
di Candoglia giunto in città lungo il lago Maggiore, il
Ticino e infine il Naviglio Grande.
La costruzione delle vie d'acqua risale al XII secolo e
la rete dei navigli si infittì nel corso dei secoli, metten
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do in collegamento la Svizzera, il lago Maggiore e di
Como, l'Europa e l'Adriatico con la città meneghina.
Anche dopo essersi esaurita la necessità di traspor-
tare marmi attraverso i navigli, venivano trasportati
sabbia e altro materiale per un commercio fiorente,
tanto che furono realizzate vere e proprie aree per
il rimessaggio delle imbarcazioni, veri e propri porti
come quello della Darsena di Porta Ticinese a ridos
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so delle mura della città o il laghetto di San Marco
Il porto
di Milano
con l'inizio del nuovo
anno, Solovela inaugura
una rubrica dedicata
agli approdi che saranno
illustrati nella serie "Itinerari"
sul nostro canale Youtube.
In attesa della prima
puntata dedichiamo il
numero zero della rubrica,
a un approdo particolare.
di
Stefano
Madella