SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela
Issue link: http://svn.uberflip.com/i/1443402
41 www.solovela.net dove arrivavano le chiatte dall'Adda e dal lago di Como. A metà del XIX secolo, le darsene e i navigli erano ancora utilizzati; ne è prova una linea di piro- scafi a vapore che collegava con regolarità Milano, Pavia, Venezia e Trieste. Nel XX secolo il trasporto fluviale era vitale. La dar- sena era a tal punto congestionata da un numero di barche superiore a molti porti italiani, da far pensare alla necessità di costruire un porto più grande. Nac- que così l'idea di Porto di Mare. Il nuovo porto, più grande e strategico, doveva esse- re al centro di una rete di comunicazione con il mare attraverso il Po. Nel 1884, viene identificata una zona rurale dove creare lo scavo e far confluire le acque dei navigli milanesi. Pur non realizzato, il progetto si protrasse molto a lungo tanto che l'area ne acqui - sisce il nome e ancora oggi esiste la fermata della metropolitana "Porto di Mare". Questo nuovo bacino, con 4 grandi moli d'attracco, sarebbe stato collegato con la ferrovia già presente nelle vicinanze. Nel 1919 con il primo scavo, la zona viene effettivamente riempita d'acqua e diventa un lago subito utilizzato dai milanesi per la pesca e qual - che bagno estivo. Tuttavia, a causa di una serie di im- pedimenti - tra i quali una guerra mondiale e la ricon- versione a discarica di una parte dell'area destinata al porto - il progetto viene abbandonato. La storia dei navigli, oltre a Porto di Mare si conclude nel 1979 quando una chiatta carica di sabbia arriva per l'ultima volta a Milano. Il treno e il trasporto su gomma garantivano maggio - re velocità e semplicità, anche se a prezzo di un in- quinamento maggiore, dettaglio poco importante per l'epoca. Il trasporto fluviale era diventato desueto, troppo lento a causa delle numerose chiuse da supe- rare. Era superato. Il canale avrebbe misurato 65 chilometri con 8 con- che, permettendo il passaggio di navi fino a 110 metri per 11 di larghezza con un carico fino a 3000 tonnel- late. In un momento storico in cui il trasporto delle merci è al centro delle problematiche legate al riscaldamento globale, l'idea di Porto di Mare è quanto mai attuale, e non solo per permettere ai velisti milanesi, di ave - re un mare sotto casa. Il progetto "Riaprire i Navigli" nasce nel 2015 sull'onda dell'Esposizione Universale tenutasi a Milano in quell'anno, è stato oggetto an- che di un referendum che ha visto i milanesi larga- mente favorevoli. Pur lentamente si sta ora pensando di riaprire in parte i canali dalla Darsena e San Marco lungo la cerchia dei navigli e completare il canale ori- ginario che da Cremona doveva giungere alle porte di Milano. In alto, lo scavo fu effettivamente iniziato e allagato, ma non divenne altro che un lago amato dai pescatori e, in estate, da occasionali nuotatori. Qui sopra, i primi 20 km di canale partendo da Cremona furono effettivamente realizzati e oggi rimangono praticamente inutilizzati. In basso, i progetti per riaprire i navigli sono numerosi, tutti prevedono il collegamento tra i grandi laghi e Venezia con notevole sviluppo di attività legate al turismo e al diporto