di Luca Da Damos
I
n una sola settimana di crociera è impossibile
tessere un filo sufficientemente lungo da infila-
re tutte le perle di questi luoghi. Tuttavia, senza
esagerare e concedendo tempo anche ai bagni
in mare e allo struscio serale, è possibile un as-
saggio variegato di tutte le mete lungo la Costiera
Amalfitana e all'interno dell'Arcipelago Campano.
Procida è ancora lontana dal turismo che ha reso
celebre altre isole vicine e permette una prima notte
di vacanza serena, per allontanarsi dal logorio del
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la vita di ogni giorno e riprendere a respirare con il
ritmo del mare. La morfologia delle sue coste offre
un complesso sistema di grotte e caverne scavate
nel tufo, spiagge basse e sabbiose e alte falesie che
creano ormeggi protetti ideali per mettersi alla fon
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da. È l'isola più settentrionale e la più distante dalla
costa di questo arcipelago.
Un braccio di mare di poco più di un miglio separa
Procida da Ischia, ma quasi 18 miglia di spiaggia,
baie e insenature contornano l'Isola Verde, coperta
da una foltissima vegetazione. L'isola delle sorgen
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ti termali è famosa per i suoi fanghi e le sue acque
ricche di minerali e oltre a offrire diversi stabilimenti
terapeutici permette di nuotare in un mare riscaldato
dalle esalazioni geotermiche.
L'ultima isola della crociera, l'Isola Azzurra, la più
vip, la più cara. Capri non ha bisogno di presentazio
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ni, famosa fin dall'antichità perché qui dimoravano
le terribili sirene, tra cui Partenope che darà il suo
nome al golfo e alla regione.