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Chi preferisce il paesaggio della natura alle perle
dell'architettura abbandoni la città e prenda la via
del mare. È prassi comune sulle isole della Croazia
barattare il posto barca con una cena al ristorante. Il
patto è chiaro: l'ormeggio è gratuito e spesso si può
usufruire anche di acqua e in alcuni casi di energia
elettrica; però l'equipaggio si impegna a cenare alla
konoba che mette a disposizione un gavitello o ad
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dirittura il proprio molo. Spesso, l'affare è molto van-
taggioso per il diportista che dispone di un ormeggio
gratuito e di una succulenta cena guardando la pro-
pria barca dondolare a due passi dal tavolo al quale
è seduto. Naturalmente la qualità della cucina non è
sempre uguale, ma sono talmente tante le possibili-
tà di scelta nell'arcipelago croato che affidandosi al
fiuto e a qualche buon consiglio, la probabilità che la
cena finisca per il meglio è molto elevata.
Una di queste konobe – decisamente fuori dai flussi
turistici maggiori - è in una piccola isola che limita
l'accesso all'arcipelago delle Kornati per chi provie
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ne da Nord e da Est. Il nome Katina è dovuto alla
catena che in epoca romana bloccava il passaggio
a sud dell'isola e impediva l'accesso a chi non era
benvenuto. Questo passaggio, chiamato Proversa
Vela, è praticabile solo a barche con pescaggio in
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feriore a 180 cm, un limite troppo ridotto per molte
In alto l'arcipelago delle Incoronate,
dove si trova la Konoba Bagatella, nella
foto qui sopra