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SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela

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di Luca Da Damos È il 1929 quando uno studioso tedesco viene incaricato da Atatürk di catalogare l'enorme quantità di documenti presente all'interno del palazzo dimora del sultano di Istanbul. La Turchia moderna è appena nata e Kemal Mustafà detto "il padre dei turchi" cer - ca di rimettere ordine in quel drammatico e meravi- glioso accumulo di macerie e culture che è la nuova Turchia, uscita dal disgregarsi dell'impero Ottomano, sopravvissuta a una guerra mondiale e appena nata da una guerra d'indipendenza. Un archeologo tede - sco di nome Deissmann sta catalogando l'imponen- te eredità ottomana custodita all'interno del Topkapi che fu sede amministrativa dell'impero, quando si imbatte in un rotolo gettato in parte, polveroso e se- minascosto sotto una pila di tomi e altri documenti. È una pergamena ricavata da pelle di gazzella sulla quale è disegnata ad acquerello una mappa. L'impero ottomano ha conteso il Mediterraneo agli eu - ropei per secoli ed era del tutto normale che a bordo delle navi che solcavano le rotte commerciali in cerca di nuovi mercati o nuove prede da saccheggiare si tro- vasse cartografia delle rotte più frequentate. Eppure, questa mappa è diversa da tutte le altre e il profes- sore tedesco si rende conto immediatamente che la reliquia che ha tra le mani potrebbe aprire una nuova pagina nella storia delle grandi scoperte geografiche. La firma sul documento è di Hagji Ahmed Muhiddin Piri, meglio noto con l'attributo di Reis, che tradotto dal turco significa "comandante" o "ammiraglio. Il comandante Piri o meglio Piri Reis aveva combat - tuto diverse battaglie contro gli infedeli agli ordini di Solimano il Magnifico. È il XVI secolo, il periodo dell'assedio di Famagosta, della battaglia di Lepan- to e dei corsari che si sfidano tra le isole dell'Egeo e sotto le rocche dei corsari di Algeri e delle città veneziane sparse per il Mediterraneo orientale. Piri era dunque un corsaro, ma come tutti i marinai era appassionato di geografia e cartografia ed è anche l'autore del "Libro del Mare" uno dei più importanti portolani del Mediterraneo che in successive edizio - ni venne ampliato a contemplare anche il Mar Nero. La mappa che il tedesco si trova tra le mani nel 1929 al palazzo Topkapì non si limita a tratteggiare le co- ste del mediterraneo. In uno dei due frammenti della mappa, tratteggiati a ovest della penisola iberica e dell'Africa si possono distinguere nettamente due grandi porzioni di costa che apparentemente sem - brano combaciare perfettamente con la morfologia e la posizione del continente americano.

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