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N
on era importante essere velisti o ap-
passionati di vela, né tantomeno avere
una minima infarinatura di barche, ma
nemmeno di mare. Chi ha più di qua-
rant'anni ricorda perfettamente le notti
del Moro di Venezia, quando anche il salumiere sot-
to casa o il collega di ufficio appassionato solo al
campionato di calcio di serie A parlavano di stram-
bate, bompressi, spinnaker, tattica e per la prima
volta l'Italia intera sognava l'America's Cup, come
un mondiale di calcio, come il podio di un gran pre-
mio di Formula Uno.
Il leone di Venezia che sventola sulla poppa, "…
all'alba vincerò" a tutto volume e l'Italia della pri-
ma repubblica che sta bevendo gli ultimi sorsi del
suo splendido declino, appena prima delle manette
di tangentopoli che l'anno successivo si sarebbero
portate via tutto, compreso l'anima del Moro, Raul
Gardini.
Sono passati trent'anni da quando la ciurma di Paul
Cayard mette dietro la propria poppa l'almanacco
di Gotha della vela mondiale con una serie di regate
giocate letteralmente fino all'ultimo respiro. I Kiwi
si aggiudicano la prima gara, poi il Moro soffia la
seconda per una manciata di secondi. A quel pun
-
to Team New Zeland sembra irraggiungibile, ma sul
4 a 1, quando tutto sembrava perduto, una regata
viene annullata per un bompresso fuori regolamen-
to e tutto è ancora da giocare. La scia degli italiani
a quel punto diventa sempre più lunga davanti alla
prua dei neozelandesi, fino a quando un equipag-
gio non anglofono solleva per la prima volta la Louis
Vuitton Cup.
Approdati alla conquista della vecchia brocca d'ar-
gento, la musica cambia, ma nessuno dimenticherà
lo spinnaker del Moro di Venezia liberato dai suoi
lacci, volare di un solo secondo davanti alla prua
statunitense per una intuizione geniale dell'ultimo
momento.
30 anni
di Moro
S T O R I A
Era il 1992 quando la
terza barca italiana,
dopo Azzurra e Italia a
partecipare alla Louis
Vuitton Cup, riesce per la
prima volta a contendere
la Coppa America. 30 anni
di storia del primo maxi
italiano.
di
Cinzia
Silla
Le linee del Moro di Venezia sono
quanto mai attuali, pur dopo 30 anni
dalla sua avventura
