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SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela

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14 www.solovela.net Quella del Moro è stata forse l'ultima stagione di un certo tipo di vela o forse era la prima di una nuova era. Sulla barca veneziana si sperimentano per la prima volta le vele e gli alberi in carbonio, compare a bordo l'elettronica, la poppa è aperta, ma tutto sommato, quelle barche erano concettualmente si - mili a quelle del diportista medio. Certo, erano mo- stri di 24 metri che pesavano 20 tonnelate; 200 metri quadrati di tela alle andature strette, raddoppiati alle portanti permettevano di toccare i 18 nodi. Stars & Stripes qualche tempo prima aveva già anticipato il periodo dei multiscafo, precursori in un certo modo degli scafi volanti a 100 km di Luna Rossa che nuo - vamente hanno tenuto svegli gli italiani lo scorso anno. Quelle barche invece, le barche dell'America's Cup 1992, avevano ancora equipaggio che correva in coperta a issare o ammainare vele che dovevano essere sostituite a seconda che si andasse di bolina o al lasco. Quelle barche venivano insomma dalla tradizione della vela come il Moro di Venezia. La storia del Moro di Venezia comincia nel 1976, quando viene costruito in legno lamellare in aca - cia a sette strati il primo maxi, lungo poco più di 20 metri e armato a sloop, pesa 26 tonnellate di cui la metà è zavorra. Lo vuole Mr. Montedison Gardini, lo progetta Ger - man Frers e lo costruisce il cantiere Carlini di Rimini. Il varo del primo modello è quanto meno scenogra- fico. La regia è curata da Franco Zeffirelli che sta girando "Amleto" nella città lagunare; alla colonna sonora ci pensa il futuro premio Oscar Ennio Morri- cone e gli invitati sono ospitati a bordo di duecento gondole affittate per l'occasione. È la figlia di Gar- dini a rompere la tradizionale bottiglia sulla prua del Moro che prima di debuttare nella Louis Vuitton Cup, riesce a sopravvivere alla drammatica edizione della Fast Net 1979 e detiene il record della Barcola - na per quasi vent'anni. Vengono provati 20 modelli di scafo nella Vasca Navale di Roma tra cui ne vengono scelti 5. L'ulti- mo esemplare varato a San Diego nel dicembre del 1991 sarà quello che parteciperà all'America's Cup di trent'anni fa anche se con cannibalizzazioni dai precedenti modelli. La fine della storia di questa icona della vela è triste quanto quella del suo armatore. Dopo essere stata la barca di allenamento di America One dello stes - so Paul Cayard, ha gareggiato in qualche altra re- gata finché non viene acquistata dal miliardario ex armatore di America 3 e ora giace in disarmo come un relitto, in un porticciolo dismesso del Massachu- setts. In alto, il Moro in navigazione davanti a San Marco. Più in basso, uno dei 5 esemplari della barca veneziana

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