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conosce meglio, ma poi la sua clientela spazia a ma-
lati di SLA, di distrofia muscolare, autistici, sindrome
di Down. Si concentra soprattutto sui bambini, inse-
gna loro a emanciparsi dall'aiuto degli abili, perché
se a bordo tutti hanno lo stesso problema, tutti fanno
lo stesso sforzo per prendere quella cima, per issare
una vela o semplicemente per muoversi in autono
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mia. Non c'è qualcuno cui chiedere aiuto. Perché in
mare sei solo e se ce la fa lui, possono farlo anche gli
altri come lui, e riuscire a cavarsela da solo in mare
insegna a cavarsela anche nella vita.
Porta in mare uomini di settant'anni che a stento
riescono a impugnare il timone, ma con la barca
sbandata riscoprono gioie che credevano perse per
sempre.
Rimette a nuovo Tornavento, uno sloop apposita
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mente attrezzato grazie al quale è possibile navigare
senza l'aiuto di nessuno e con la sua associazione
insegna ad essere marinai veri e ad essere indipen-
denti dagli abili.
Nel 2018, concluso il giro d'Italia in solitaria a bordo
di un trimarano, vuole tenere fede a quella promessa
che si era fatto tanti anni fa, nella precedente vita.
Vuole tornare a navigare in oceano.
Nasce il progetto di navigare da Venezia a New York
In alto, Rossato sul trimarano
con cui ha effettuato il giro d'Italia
in solitaria. Qui sopra, Tornavento, la
barca senza barriere fortemente voluta
dal navigatore vicentino