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I N T E R V I S TA
P
er molti anni la Lega Navale è stata una
balena spiaggiata in attesa di una morte,
sempre annunciata, ma mai arrivata. Poi,
grazie al cambiamento di qualche figura
al posto di comando, il leviatano ha trova
-
to la forza di muoversi e tornare verso il mare dove
ora nuota libero e dove ha ritrovato la sua ragione
d'essere.
Sembrerebbe una storia a lieto fine che vale la pena
conoscere dall'inizio, perché la Lega Navale è un pa
-
trimonio che appartiene a tutti i marinai e alla gente
che va per mare.
Abbiamo intervistato il presidente della LNI, l'Ammi-
raglio Donato Marzano, noto nell'ambiente come "la
Tigre", soprannome sufficiente per capire il carattere
di questo personaggio che ritiratosi in pensione non
ha pensato neanche per un istante alle pantofole e
alla sedia a dondolo.
Quattro mesi dopo aver lasciato la vita operativa nel
-
la Marina Militare, è stato lo stesso presidente Mat-
tarella a nominarlo capo della Lega Navale.
La Tigre è arrivata alla Lega Navale un anno e mezzo
fa e senza troppi complimenti, come è suo costume,
è stato autore di un riordino generale. Presidenti e
soci che non intendevano condividere l'idea di una
grande Lega Navale che fosse anche centro di acco
-
glienza e volontariato del mare, sono stati ripresi e in
qualche caso accompagnati gentilmente alla porta.
Al loro posto sono stati presentati alle elezioni soci
in grado di interpretare più correttamente lo spirito
della Lega Navale.
La Lega
Navale, quello
che non ci si
aspetta
La maggior parte dei velisti
conosce la Lega Navale
Italiana per i posti barca
al transito ceduti gratis ai
soci, ma l'associazione è
un universo di attività che
abbiamo scoperto e che
vi presentiamo in questo
articolo.
di
Maurizio
Anzillotti
Donato Marzano, presidente LNI
da qualcuno definito "la Tigre"