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SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela

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66 32 www.solovela.net ACCESSORI O ggetti d'arredo creati con il Legno di mare, questa l'idea di Giaco- mo Vacca, originario di Sassari che ha dato vita al progetto "Rusti- cal Chic". I pezzi di legno recuperati dal mare sono modellati dal sole, dal vento e dall'acqua, che consumano e modellano ogni singolo pezzo con la pazienza degli anni della natura. Le caratteristiche estetiche sono straordinarie e soprattutto uniche considerato che non c'è un legno uguale all'altro. Dopo aver selezionato e liberato dalle impurità i legni di mare recuperati lungo la costa sarda, l'artigiano li tratta con vernice protettiva e in base alla forma, si fa ispirare per produrre oggetti d'arte. I legni provengono da varie piante di ginepro, ulivo, quercia, o castagno. Il legno è la materia prima che si fonde con altri elementi come il vetro, la ceramica, il vetro e la juta per creare oggetti di design come comple- menti d'arredo o lampade. Su richiesta è possibile ordinare un pezzo secondo i propri gusti e le proprie necessità. Rusticalchic Un ammortizzatore da ormeggio è importante quando si lascia la barca per un lungo periodo per salvaguardare cime d'ormeggio, attrezzatura di coperta e per una maggiore sicurezza, ma anche durante una sosta in porto prima di partire per una nuova crociera. Tuttavia, se le molle sono rumorose o se il blocco del movimento non è progressivo, la qualità della vita a bordo ne risente considerevolmente. Seadamp propone un ammortizzatore idraulico innovativo, silenzioso e di lunga durata per un ormeggio stabile e sicuro. L'azione di smorzamento del movimento è progressiva per ridurre l'o- scillazione della barca ed evitare il fastidioso cigolio della molla. Le sue componenti interne sono inattaccabili dall' azione corrosiva del mare: la robusta struttura che le circonda, infatti, le protegge da qualsi- asi agente corrosivo esterno. Le caratteristiche meccaniche rimangono costanti nel tempo anche con una minima manutenzione. Altro dettaglio importante, il fluido idraulico è al 100% biodegradabile. Rustical Chic, l'arredo con i Legni di mare Ammortizzatore da ormeggio Seadamp Accessori Rubrica 32 16 www.solovela.net E ra il 2016 quando Luciano Piazza metteva la prua del suo Bavaria 350 oltre il Bosforo e solcava per la prima volta le acque del Mar Nero. La guerra del Donbas era già in corso e nonostante le coste rumene, bul- gare e poi quelle ucraine fossero tranquille, la peni- sola della Crimea era già stata occupata dalla Russia in seguito a un referendum che puzzava di imbroglio a miglia di distanza. Così sfumava il progetto di Lu- ciano Piazza di concludere la navigazione del Mar Nero e la sua crociera si fermava ad Odessa, porto di fondamentale importanza per l'import export della repubblica Ucraina. A distanza di pochi anni quella città, così lontana dai portolani dei diportisi europei è tornata purtroppo attuale e la redazione di SVN ha deciso di rinfrescare quel ricordo così lontano di Luciano Piazza a bordo di Piazza Grande, il suo piccolo yacht con cui ha per- corso in solitaria tutto il Mediterraneo. L'autore di "La vela di Odessa" è un marinaio atipico. Abbandonata la sua carriera di imprenditore decide di solcare il mare in solitaria, alla ricerca di mete lon- tane ed esotiche nel senso etimologico del termine, paesi che abbiano ancora la capacità di esercitare fascino. Il vagabondo romano constata con amarez- za che i voli low cost hanno appiattito la sfericità del globo stereotipandone i costumi, per cui si mangia lo stesso cibo in un sushi bar giapponese come in una piadeniera romagnola. Ecco allora che per Piazza, la barca non è più solo navigazione, ma diventa un mezzo di trasporto via mare in grado di arrivare in luoghi diversamente inaccessibili. "Quando ero piccolo non mi capacitavo che i vecchi andassero al mare e non si facessero il bagno, men- tre io ero sempre in acqua a sguazzare. Ora che sono vecchio – spiega il cinquantottenne romano – vado in barca per viaggiare e mi tuffo solo se serve controlla- re l'ancora o disimpigliare l'elica del motore". La crociera non è più "rada e bagnetto", ma diventa una forma di conoscenza. Così, una volta varcate le A distanza di 6 anni ritorna di attualità parlare della città portuale ucraina affacciata sul Mar Nero. La racconta Luciano Piazza, che nel 2016 ha spinto la sua rotta fin laggiù. Piazza Grande è il Bavaria 350 con cui Luciano Piazza ha navigato dall'Atlantico al Mar Nero di Luca Da Damos LIBRI La Vela di Odessa Libri Rubrica 16 Sommario 36 www.solovela.net NEWS N avi militari e un sottomarino tra Scilla e Cariddi. Molti diportisti han- no navigato in quelle acque dello stretto di Messina a metà maggio hanno avvistato l'ingombrante presenza di un sottomarino. Si tratta dell'esercitazione Mare Aperto 2022 iniziata lo scorso 3 maggio che per tre settimane ha visto impegnati oltre 4.000 militari di 7 nazioni della NATO e oltre 65 tra navi, sommergibili, velivoli ed elicotteri, operare tra l'Adriatico, lo Ionio, il Tirreno e il Canale di Sicilia. Le acque dello Stretto di Messina in particolare hanno visto una fase di addestramento dei sottomarini militari il 16 maggio. Non a caso una parte dello Stretto è stata interdetta alla navigazione, ma le manovre in alcuni frangenti sono state visibili anche da lontano. Lo Stretto di Messina è uno dei grandi patrimoni naturali italiani, e non è stato l'unico a essere interessato dall'esercitazione Mare Aperto dato che questa si sta svolgendo in tutto il Mediterraneo. Sono coinvolti 5000 militari, con mezzi via terra, aria e mare, in rappre- sentanza di sette paesi Nato. In Sardegna, il porto di Cagliari ha visto la presenza della nave Anfibia San Giorgio, una delle 65 coinvolte nelle operazioni Mare Aperto. In un momento di grave instabilità geopolitica a causa del conflitto in Ucraina, risultano quanto meno sinistre le operazioni nelle acque italia- ne di questi giorni, senza dimenticare il fatto che i movimenti di questi mezzi stanno avvenendo lungo le nostre coste, con tutto quello che ne consegue a livello di inquinamento, disturbo sonoro e rischi per un even- tuale incidente. In Sardegna sono ben 17 le zone, molte delle quali costiere, interdette alla navigazione. Nel Mar Nero è già stata registrata una moria di delfini dovuta a bombar- damenti e sonar e il rischio che l'episodio si ripeta nei nostri mari non è remoto. Chi in questi giorni naviga in barca, in via precauzionale, è bene che si verifichi se lungo la propria rotta possano esserci zone di interdizione, dato che la Mare Aperto, in vari step, è in programma fino al 27 maggio. CHIUDERE Navi militari e un sottomarino tra Scilla e Cariddi Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer 36 News Rubrica Editoriale pag. 3 Sommario pag. 4 Sondaggio, controlli in acque internazionali pag. 8 Curiosità. Il pescatore di Alicarnasso pag. 10 Storia - 30 anni di Moro pag. 12 Libri - La vela di Odessa pag. 16 Barche - I nuovi modelli pag. 20 Barche - Evergreen pag. 26 Il primo paraplegico solitario in Atlantico pag. 28 Accessori (Rubrica) pag. 32 News (Rubrica) pag. 36 Intervista. La Lega Navale pag. 42 Approdi. Navigare in costiera Amalfitana pag. 46 Regate. Conclusa la Halikarnas Cup pag. 52 Navigare nel fiordo di Bodrum in Turchia pag. 56 Cartografia digitale pag. 64 La mappa di Piri Reis pag. 72 La scelta delle vele per la traversata oceanica pag. 78 Barca e sole, amici per la pelle pag. 86 Timone a vento pag. 92 Le manovre in regata pag. 98 Ultima pagina pag. 104 www.solovela.net Barca e sole, amici per la pelle Intervista alla dermatologa Giuliana Palermi S a l u t e A lzi la mano chi nel periodo invernale non ha sognato almeno una volta di stare sdraiato sulla tuga di una barca o su una soffice spiaggia a farsi scaldare la pelle dal sole! Un sogno comune che fra poco si potrà concretizzare, anche se con qualche atten- zione. Il sole infatti, pur essendo fondamentale per la vita umana sul pianeta, proprio nostro amico non è; i suoi raggi sono dei veri e propri bombardamenti che devono essere gestiti con la dovuta attenzione e gradualità. La pelle è l'organo più esteso del corpo umano e anche per questo merita un'attenzione particolare. In vista della bella stagione dunque, Solovela appro- fondisce l'argomento con la dr.ssa Giuliana Paler- mi, velista e grande amante del mare, dermatologa presso l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata – IDI IRCCS di Roma, una storica e solida istituzione che da più di cento anni è ritenuta una autorità in campo dermatologico. di Antonio Giovannelli Barca e sole, amici per la pelle Dalla tintarella perfetta, alla salute della pelle: un'intervista alla dermatologa Giuliana Palermi sul corretto comportamento per proteggersi dal sole in barca. di Antonio Giovannelli 86 T e c n i c a N avigando vi sarà capitato di perdere per un periodo più o meno lungo l'uso di un qualche componente della vostra barca. Un rollafiocco che vi impedisce di aprire la vela, il salpa-ancora che vi relega in un medioevale alaggio a mano o un più classico alter- natore che vi lascia senza elettricità. Ma, se ne siete rimasti privi anche solo per un po- meriggio, converrete che fra tutte le comodità di cui può capitare di privarsi, l'autogoverno è quella che più incupisce l'orizzonte del navigatore: le conse- guenze sono infatti interminabili, ininterrotte ore alla barra. Oggi l'autogoverno è un accessorio scontato a bor- do dei nostri yacht, eppure solo 50 anni fa, l'idea di poter abbandonare il timone della barca per ore o addirittura per giorni, era un campo ancora da sco- prire. Ci riferiamo qui all'autogoverno in generale e non di piloti a vento perché inizialmente il problema era proprio l'emanciparsi dalla schiavitù della bar- ra, qualsiasi fosse la soluzione meccanica o elettro- meccanica a consentirlo. Chi fa navigazione a vela blue water ovvero crociere d'altura sa che l'autopilo- ta elettrico non è l'unica soluzione possibile. Mettia- moci quindi nell'ordine di idee di considerare pilota a vento ed elettrico come soluzioni non antagoniste ma, come vedremo meglio in seguito, complemen- tari. Un po' di storia Anche se oggi può sembrarci strano, i piloti elettrici e i piloti a vento sono nati più o meno nello stesso periodo. A sollecitarne lo sviluppo furono infatti le prime regate oceaniche in solitario, la Ostar su tut- te. In un ambiente tanto ostile per l'elettricità, come solo una piccola barca può essere, quelli elettrici stentarono ad affermarsi lasciando così la porta li- bera a due decenni di dominio del pilota a vento. Fu durante la Ostar del 1962 che Blondie Hasler mostrò alla comunità velica il primo servo-pendolo. Durante la Golden Globe del 1968 poi, la banderuola appe- sa alla poppa divenne icona senza tempo benché le soluzioni utilizzate dai 9 skipper non brillassero per raffinatezza, data la priorità data alla resistenza meccanica. Fu nuovamente durante un'altra seconda edizio- ne dell'Ostar che si videro velisti più intraprendenti esplorare soluzioni più sofisticate che di fatto diven- nero negli anni a seguire i modelli più famosi. di Francesco Cappelletti Il timone a vento Analisi è storia dell'attrezzo che ha emancipato l'uomo dalla schiavitù della barra: l'autogoverno. Timone a vento Analisi e storia dell'attrezzo che ha emancipato l'uomo dalla schiavitù della barra di Francesco Cappelletti 92 R e g a t e A volte le manovre delle barche a vela durante una regata vengono identifica- te con nomi o termini tecnici, spesso di derivazione anglosassone, di non imme- diata interpretazione per chi non è abi- tuato a certe definizioni. Espressioni in inglese, al- cune delle quali non hanno un identificativo preciso in italiano, che indicano però delle puntuali mosse che la barca a vela esegue su un campo di regata, la maggior parte delle quali in approccio alle boe di bolina o di poppa. Andiamo ad analizzarne alcune delle più celebri, che vengono svolte dagli equipag- gi più bravi sia nelle regate di flotta che in quelle di match race. di Matteo Penna Le manovre in regata I termini anglosassoni per identificare alcuni dei più celebri termini o espressioni che identificano le manovre che si eseguono in regata, soprattutto intorno alle boe. 98 di Matteo Penna Le manovre in regata I termini anglosassoni più celebri nelle manovre Sommario gli articoli portanti

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