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spray che in determinate condizioni, in occasione di
eventi particolarmente violenti, può diventare peri-
coloso, perché sulla superficie del mare, l'aria è sa-
tura e la visibilità si riduce di molto.
Le porte della bora
Altrove, come nel golfo di Trieste, la bora è generata
sul monte Nanos, conosciuto come l'altopiano della
bora o porta di Postumia, nella spaccatura tra le Alpi
Giulie e quelle Dinariche. Sparata attraverso questo
imbuto, la velocità aumenta a causa dell'effetto ven
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turi e scendendo lungo il Carso accelera ancora, at-
traversa la città e si tuffa infine nel golfo di Trieste.
Toccato il mare, il vento diminuisce progressivamen-
te e a Chioggia è solitamente un terzo della forza
registrata a Trieste
Porte della bora ce ne sono più di una lungo la costa
croata, luoghi dove il vento è più forte e più frequen
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te che altrove.
Naturalmente nel famigerato Quarnaro, posto tra
l'estremo sud dell'Istria, Lussino e l'isola di Cherso
(Cres).
Oppure nel non meno pericoloso Quarnerolo, trian
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golo formato tra le isole di Cherso (Cres), Veglia (Krk)
e Arbe (Rab), proprio davanti alla porta di Senj, la
stretta strozzatura tra l'isolotto di Pervicchio (Prvic)
e la città di Baska sull'isola di Krk. Qui, come in tutto
Nella foto in alto, un momento di calma
nel "Canale delle Tempeste" sotto il ponte
di Krk. Qui sopra, il fumo in prossimità
della "Porta di Senj"