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Ci volevano circa tre mesi a un mastro d'ascia per
varare la spagnoletta e finita la calafatura e rifinita
con qualche mano di olio di lino, spettava all'arma-
tore verniciarla con colori vivaci e battezzarla, spes-
so con nomi di donna.
Lo scafo della Spagnoletta mal si adattava all'uso
del motore e per questo negli anni '50 ne fu sospesa
la costruzione. Dei circa 2000 pescatori di aragoste
del secondo dopoguerra, ne sopravvivono oggi un
decimo, ed è proprio durante il boom di quel pe
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riodo che nasce La Lepanto, storico ristorante del
centro di Alghero, che della qualità dell'aragosta ha
fatto la propria bandiera e dello chef Cecchini una
celebrità.
La tradizione della cucina sarda viene rivisitata
nell'ultimo decennio, ma la qualità della materia
prima garantisce la qualità dei piatti serviti. Ad af
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fiancare l'aragosta in Sardegna non può mancare la
bottarga, il tonno preparato in crosta di pistacchio
e mandorle cotto a bassa temperatura o bizzarrie
come il fritto di mare e orto o il filetto di angus irlan
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dese al cannonau.
In alto, al ristorante La Lepanto, famoso per
la qualità delle sue aragoste e per i piatti a base
di tonno e di bottarga non possono mancare i
ricci. Sotto, una sfilata di scafi a vela latina nel
porto di Alghero