SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela
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19 www.solovela.net on line, che in un paio di settimane spera di restaura- re per addentrarsi in una crociera intorno alla Sicilia. Da questa storia è nato un video da titolo "Il mio disastroso viaggio in barca a vela". La barca Pampero è un Soxisix 32, costruito nel 1980 dalla Rax, cantiere in provincia di Firenze che ha reso fe - lici centinaia di armatori con il Bisso Two, una delle icone delle barche piccole e carrellabili dello scorso millennio. Il Soxisix invece misura nove metri e mez- zo metri, uno scafo da regata pensato per la crociera con un bello specchio di poppa negativo, una tuga filante, timone a barra, 51 mq di tela e gli interni clas- sici con l'albero passante e il suo bel tavolo da car- teggio e la cucina a murata. Un tipico disegno che apriva gli anni '80, ma dopo anni di semiabbando- no, Pampero non gode di ottima salute al momento dell'acquisto: ha infiltrazioni d'acqua, il motore per- de letteralmente i pezzi e lo scafo scricchiola come un sacchetto di patatine. Arrivato in Sicilia grazie all'amico Sena e sistemata la barca alla meglio, Ema si decide di imparare in un solo mese, tutta l'arte marinaresca, per salpare per un viaggio che lo porterà a circumnavigare l'isola. Ma se vuoi far ridere gli dei racconta loro i tuoi pro - getti per il futuro. Il viaggio "II mio disastroso viaggio in barca a vela" è dunque un film che racconta la storia di un tale che non sa navigare, che acquista una barca senza averla mai vista e salpa per il periplo dell'isola con una ciur - ma raccogliticcia, che individua lungo il viaggio nei porti dove attracca. Il primo ospite è un eremita che vive lontano dal mondo perché in effetti ha qualche problema a relazionarsi con gli altri e in più soffre di mal di mare. Non stupisce che il suo viaggio a bordo di Pampero duri ben poco e per poco non metta le mani addosso al regista in seguito a una buriana. Poi c'è un pescatore subacqueo che suona la chitarra e fa innamorare le ragazze; una ragazza che si innamo - ra del pescatore e del progetto di circumnavigazione; infine, un certo Giancarlo Pedote che a tratti fa capoli- no nella narrazione del suo collega di traversate, Ema. Tuttavia, il protagonista assoluto della storia, oltre all'improvvisato skipper che continua a calcolare le distanze in chilometri e chiama corde le cime, è Defe, un appassionato follower di Emalloru che ri - conosce il suo eroe, in uno dei porti in cui ormeggia Pampero durante la crociera. Non solo Defe decide di aiutarlo a sistemare la barca, ma addirittura accet- ta l'invito di Ema di salpare insieme a lui. A bbiamo approfittato della presenza di Emalloru a Genova per un'intervista. L'ar- matore di Pampero era al Salone Nautico per contrattare una randa nuova per la sua barca, in previsione di un'altra storia di mare sulla quale ci ha pregato di mantenere riserbo. Dopo la chiusura del Salone, Ema ci ha ricon - tattato per raccontarci uno spiacevole episodio che ha poi riportato sul suo canale Instagram. Il velaio, cui il regista si era rivolto per avere una nuova randa, avrebbe rifiutato il lavoro perché la barca era troppo piccola e secondo lui era un lavoro per il quale non valeva la pena spendersi. - "Ho deciso di avere un'altra missione di vita parallela. Voglio assolutamente fare la guerra al percepito che il mondo della vela sia inaccessi - bile. Tutti gli espositori sono stati super, ma uno in particolare, di una veleria, che ci ha trattato in malo modo. Ha immaginato che non avessi- mo una lira, che non fossimo potenziali clienti. (…) Alla mia domanda e curiosità sui vari mate- riali per le vele, le varie tipologie, ci ha trattato a pesci in faccia. Questa cosa l'ho raccontata vagamente sul mio canale Instagram, a volte la barriera di ingresso viene dall'atteggiamento di alcuni addetti ai lavori. A conforto ho ricevuto tanti messaggi di giovanissimi velisti, anche un - der 30, che non vanno più ai saloni. Addirittu- ra, evitano la comunità percependo snobismo, dato dalla barriera d'ingresso economica che prescinde da quello che secondo me dovrebbe essere la priorità nell'approccio al mare, cioè il desiderio di collegamento alla natura dello spi - rito di avventura, eccetera. Morale della favola, io su questo aspetto spingerò come un matto. Non farò la guerra ai ricchi, però farò una cosa per cercare di avvicinare i ragazzi a questa cosa della vela." Buon vento Ema. Emalloru a Genova