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G
li inglesi di Ineos Britannia, guidati dalla stella olimpica Ben Ainslie,
sono sembrati i più prudenti in questa fase di preparazione verso
la Coppa America del 2024 a Barcellona. Anche loro hanno varato un
prototipo di 12 metri come Luna Rossa.
Nella giornata di ieri, durante un allenamento a Palma di Maiorca dove
il team fa base per la preparazione, il prototipo ha scuffiato registrando
danni significativi alla barca.
Normalmente queste barche restano con l'albero orizzontale sull'acqua
e nel giro di pochi minuti, grazie ai foil basculanti, vengono raddrizzate.
Questa volta non è stato così. Non è chiaro se si sia trattato di un er
-
rore tecnico, ma l'albero della barca inglese è andato a 180 gradi e la
dinamica del raddrizzamento dopo la scuffia è diventata subito molto
complessa.
Con la barca capovolta a 180 gradi non basta muovere i foil zavorrati per
riportarla in assetto, ma sono state necessarie alcune ore di lavoro per
posizionare dei galleggianti e aiutare la barca a tornare prima a 90 gradi,
e poi finalmente nel suo assetto naturale.
C'è stato però un imprevisto non da poco: le batterie al litio di cui è
dotato il prototipo per alimentare i sistemi di bordo, hanno reagito con
l'acqua salina e a bordo è scoppiato un principio di incendio per fortu
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na domato.La barca è stata lentamente trainata fino alla base di Ineos,
dove verrà ispezionata e verrà fatta una conta dei danni, che sembrano
significativi soprattutto per quanto riguarda gli impianti di bordo, e po-
trebbero tenere i britannici a terra per alcune settimane.
Coppa America:
scuffia di Ineos
Ineos Britannia scuffiata di 180°,
a causa dell'acqua le batterie al
litio hanno provocato un principio di
incendio
U
na doccia freddissima piomba sul mondo della vela paralimpica in-
ternazionale. L'International Paralympic Committee (IPC) ha comu-
nicato che la vela non rientrerà nei programmi delle Paralimpiadi di Los
Angeles 2028, come accade dal post Rio 2016, ultimi giochi in cui la vela
era presente. Una decisione che arriva alla fine di un biennio in cui la fe-
dervela mondiale, World Sailing, e le tante federazioni nazionali con una
partecipazione attiva di quella italiana, avevano lanciato una campagna
per riportare la vela paralimpica nel programma.I motivi del no risiede-
rebbero nella scarsa portata innovativa delle classi paralimpiche e in
una presenza di atlete donne che viene ritenuta modesta.
Paralimpica esclusa
da Los Angeles 2028
Gli scafi , opportunamente modificati,
consentono a tutti gli atleti di gareggiare
ad armi pari. Un'esclusiva della vela