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I
l Boot è tornato ad aprire le sue porte quest'anno
dopo due anni di fermo a causa del covid e la ri-
partenza non è stata felice come, invece, in molti
si aspettavano e speravano, anzi, al contrario,
agli occhi dei visitatori si è presentato un Boot
decisamente sotto tono e non in grado, soprattutto
in alcuni settori, di presentare un offerta degna di un
salone così importante per l'economia del settore.
Nel 2019, ultima edizione prima della pandemia, dei
diciassette padiglioni del BOOT, ben 3, il 15, il 16 e
il 17 erano dedicati alla vela, in particolare 16 e il
17 erano letteralmente pieni di barche. Nell'esposi
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zione 2023 l'intero campionario lo ritroviamo in un
solo padiglione e un pezzettino di un secondo, e
questo solo ampliando molto gli spazi liberi, se il sa-
lone avesse mantenuto la stessa densità di barche
dell'edizione 2019 avremmo avuto tutto in uno solo,
avanzando spazio.
Emblematico del ridimensionamento del salone è il
padiglione dei catamarani a vela. Solitamente "in
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gombro" di oltre venti scafi che occupavano un inte-
ro padiglione a questi si dovevano aggiungere molti
cantieri che arrivavano senza barche, ma con i loro
stand dove presentavano i nuovi progetti. Quest'an-
no nel padiglione multiscafi si potevano visitare tre
barche, un Excess 11, un Lagoon 46 e un Bali 4.4 e
tre stand senza barche, una volta destinati a cantieri
minori oggi occupati da Fountaine Pajot che, infatti,
non ha esposto catamarani e ha portato un solo mo
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noscafo, il Dufour 37.
La domanda che viene spontanea è cosa ha spin-
to i cantieri a disertare quello che era considerato
un appuntamento irrinunciabile, sul quale venivano
spese cifre molto importanti, portare un catamara-
Boot 2023.
Quel salone
un po' così
AT T U A L I T À
A fine gennaio si è svolto
a Düsseldorf, in Germania
l'edizione 2023 del Boot
il più importante salone
nautico tedesco.
di
Maurizio
Anzillotti
Il comparto dei servizi è forse
quello che ha meno risentito delle
previsioni funeste
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