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svn catamarans
vano far vedere come si muoveva la barca
e consentivano di carteggiare senza carte
nautiche, molti furono perplessi e dubbiosi.
Non dover più usare le squadrette e il com-
passo per tracciare la rotta sembrava una
stregoneria, ma ormai il modo di navigare
era cambiato per sempre. I diportisti ave-
vano ceduto buona parte del romanticismo
che veniva dall'incertezza della navigazione
stimata con la sicurezza che ci aveva porta-
to il map navigator. Artefici di questo cam-
biamento che nel giro di pochi anni sareb-
be salito anche nel mondo dell'automotive
‒ quando il cartografico salì a bordo delle
nostre auto indicandoci la strada da per-
correre ‒ sono stati due italiani: Giuseppe
Carnevali e Luca Fosco Bianchetti. Questi
giovani ingegneri trentacinque anni fa in-
ventarono le carte elettroniche sfruttando
la tecnologia del GPS.
I due, poco dopo aver dato vita a quel-
lo strumento destinato a rivoluzionare il
modo di muoversi sulla Terra, si separaro-
no. Uno, Fosco Bianchetti, si concentrò solo
sulla realizzazione delle carte elettroniche
fondando la C-Map. L'altro, che aveva una
visione più vasta dell'utilizzo della sua sco-
perta, fondò due società: la Geonav, che si
Qui sotto il famoso 4C, uno dei
primi cartografici portatili uscito
nei primi anni del nuovo millennio.
Sopra un cartografico moderno
che lavora sulla base delle carte
elettroniche di Giuseppe Carnevali.
Di lato uno smartphone con
cartografico integrato che lavora
con le stesse carte.