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SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela

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66 solovela.net MAXI I l clima delle Seychelles, secondo la classificazione dei climi di Köppen, ricade nella categoria Af (fore- sta pluviale tropicale): la temperatura subisce picco- le variazioni durante l'anno, mantenendosi fra i 24 e i 30 gradi centigradi, e il tasso di umidità è piuttosto alto, con circa 2900-3600) mm annui (dati riferiti a Mahé, più piovosa rispetto alle altre isole graniti- che[32])[33]. Le isole granitiche giacciono al di fuori della cintura dei cicloni: da maggio a novembre, gli alisei di sud-est spazzano regolarmente le isole, abbatten- do l'umidità e rendendo il clima particolarmente piacevole, con i mesi più freddi che sono luglio e agosto, quando le temperature medie scendono attorno ai 24 °C. Da dicembre ad aprile l'umidità e la piovosità aumentano assieme alle temperature, che spesso in marzo e aprile (i mesi più caldi in assoluto) superano i 31 °C. (Wickipedia) i s o l e s e y c h e l l e S i l c l i m a Le maree, due volte al giorno, raggiungono un escursione di circa 150 centimetri. Per quanto riguarda il tempo, non ci sono problemi: la zona non è interessata da cicloni o tifoni; inoltre, grazie all'escursione termica, il vento è sempre costan- te, e raramente supera il regime di brezza tesa. L'importante è dunque spostarsi con tutta calma, apprezzando pigramente il bordeggiare lungo le rientranze della costa. Il bello, alle Seychelles, è anche veleggiare solo per scoprire un'al- tra inse- natura e un'altra caletta irraggiungibile dalla terra- ferma: si dà fondo all'ancora e si approda a terra con il tender per fare un bagno e un picnic sulla sabbia, o un giro nella giungla, lontani dal tram- busto e dalle attività pianificate del villaggi turisti- ci. Alla sera, poi, si rimane catturati dal fascino dei tramonti equatoriali, quando il sole sembra tuffarsi rapidissimo nel mare in un'esplosione di raggi che vanno dal rosso all'arancio, fino a rega- lare l'ultimo, quasi impercettibile, bagliore verde. Il popolo e la storia Al tempo in cui queste isole si formarono, non esi- stevano ancora i continenti. Le Seychelles sono, infatti, un minuscolo frammento dell'originaria ter- ra di Gondwana, da cui scaturirono, col tempo e con la furia dei vulcani, l'odierna Europa, l'Africa e l'Asia. Da allora, la foresta selvaggia è rimasta pra- ticamente inalterata, con specie endemiche che ri- salgono a epoche incredibilmente lontane. Dopo la conquista da parte dell'uomo, le colture hanno occupato il posto della giungla, e oggi dappertutto si coltiva una delle spezie più rare, utilizzate sin dai tempi più remoti e citata persino nell'Antico Testa- mento: la cannella. Il suo profumo è inconfondibile e si avverte un po' dovunque nelle strade presso i ristoranti, dove è possibile anche avvertire l'ar- moniosa sonorità del dialetto creolo-francese, par- lato dagli isolani. La popolazione (77.000 abitanti disseminati solo su 36 delle 88 isole che compon- gono l'Arcipelago) è un vero mosaico di razze: ai discendenti dei primi coloni francesi e inglesi si so no mescolati pirati, schiavi dell'Africa e del Mada- gascar, e anche mercanti arabi e cinesi approdati qui per smerciare il riso. Le Isole erano disabitate quando Vasco de Gama per primo, nel 1502, die- de notizia del loro avvistamento, anche se appa- rentemente erano già state frequentate dagli Arabi e dai Persiani nel XII secolo.

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