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MAXI
L
'impianto elettrico di un'imbarcazione è
un sistema complesso che deve adat-
tarsi al tipo di barca e al modo in cui la
si utilizza. Il generatore non è che un
elemento all'interno di questo articolato
ecosistema la cui forma e caratteristiche influisco-
no in modo determinante nella qualità della vita a
bordo. Un armatore al momento dell'acquisto di
una nuova barca o durante un refitting importante
deve far strutturare l'impianto elettrico secondo
le proprie esigenze: batterie di cattiva qualità o
sottodimensionate costringono all'uso continuo
del generatore, banchi troppo grandi e un gruppo
sovradimensionato aggiungerebbero inutile peso,
l'integrazione con sistemi di generazione da fonti
rinnovabili riduce i consumi e i rumori…
Sarà quindi opportuno capire se l'armatore (e la
sua famiglia, dato che spesso non è da solo a
prendere le decisioni) ha una vocazione sportiva,
crocieristica veloce o un orientamento al comfort
senza compromessi. Poi ancora bisogna interro-
garsi sulla sua propensione alle energie alternati-
ve con la tentazione o meno di fare della propria
barca un universo energeticamente autarchico.
Sia ben chiaro che le fonti alternative di bordo
aiutano eccome, soprattutto l'ancora poco sfrutta-
to idrogeneratore che tramite la rotazione dell'e-
lica durante la navigazione a vela ha una resa
equiparabile a un generatore diesel.
Chiariti questi primi punti, la scelta diventa più
semplice, ma è comunque necessario rispettare
le regole base per avere un impianto efficiente.
Una moderna rete elettrica di bordo oltre a neces-
sitare di un buon dimensionamento della cabla-
tura e del pacco batterie, eventualmente di tipo
diverso per l'avviamento (AGM) e per i servizi (li-
tio), deve avere un buon sistema integrato di con-
trollo e di gestione. Si tratta di un cervello centrale
provvisto di display che può essere consultato da
remoto su smartphone o tablet, a cui tutti gli ele-
menti nodali dell'impianto sono connessi.
d i A m e d e o S a l i e r i