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Porto Venere
È la punta più meridionale del braccio che chiude a
ponente il Golfo dei Poeti. Le tipiche case a torre, che
spalla a spalla l'una con l'altra presentano il paese a
chi arriva dal mare, servivano sia per abitazione, sia
per difesa dalle frequenti incursioni piratesche. Una
catena di torri di avvistamento collegava tutta la co
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sta, con un brevettato sistema di comunicazione tra-
mite fiaccole e fumo, ben prima dell'era del telefonino.
Il porto è protetto dal molo Dondero e dal molo Olivo
e l'ormeggio è gestito da privati. Essendo uno scalo
tra i più belli e uno dei pochi porti sicuri della zona,
è meglio prenotare per tempo. Tutta l'area tra la ter
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raferma e l'isola di Palmaria è ben ridossata, tuttavia
l'ormeggio soffre il grecale.
Durante la bella stagione, il clima è rinfrescato dall'a-
vaxia, una brezza di terra che normalmente soffia da
nord-est, attraverso le Bocche di Porto Venere, ma
con il passare delle ore si alza il "maestralino" prove-
niente da nord - ovest. Un "girasole" che accompa-
gnerà tutta la crociera.
Sotto la punta dove sorge la chiesa di San Pietro, c'è
una grotta dove Lord Byron sarebbe andato a cerca-
re ispirazione. Purtroppo l'inciviltà dei visitatori e le
mareggiate deturpano con i loro rifiuti uno dei posti
più suggestivi del paese. Da qui un carrugio si ad-
dentra alla scoperta del paese. Occhio alla discesa!
Qui sopra due fotografie del
castello di Lerici
Chiesa di San Pietro a Portovenere