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Si arriva così ai giorni nostri, in cui la tendenza gene-
rale è quella di avere un albero piuttosto avanzato,
con una randa di dimensioni importanti, e un genoa
piccolo, di solito non oltre il 107% della "J" o ad-
dirittura soltanto un fiocco limitato dalla presenza
dell'autovirante.
Gli sloop moderni
Al giorno d'oggi, le barche da diporto sono comples-
sivamente sempre più pesanti, poiché ciò che conta
è la comodità: cabine spaziose, cucine attrezzate,
batterie per l'elettronica e serbatoi più capienti. Di
conseguenza, c'è bisogno di aggiungere più tela per
spostare tutta questa massa. Il problema è dove col
-
locarla, nella randa o nel fiocco?
Grazie ai passi avanti in termini di materiali e di cono-
scenze aerodinamiche, oggi si sa bene che il genoa
interagisce moltissimo con la randa e permette di
stringere meglio il vento. Sarebbe di beneficio quindi
aumentare la dimensione del genoa per chiudere il
canale fra randa e genoa. Purtroppo, le dimensioni
delle vele di prua sono spesso limitate dal punto di
scotta dell'autovirante, oppure dalla presenza delle
sartie e delle crocette per i genoa tradizionali.
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Di lato l'Oceanis 51.1, una barca moderna e
tipicamente da crociera rappresentante della
nuova generazione degli Oceanis, caratteriz-
zata tra l'altro da un albero spostato verso
poppa nei confronti di quanto fatto con le
barche della generazione precedente. Qui
sopra il bozzello di un fiocco autovirante.
Tra i vantaggi dell'albero spostato a poppa
c'è anche un fiocco autovirante più grande
di quelli visti sino ad ora che erano molto
piccoli e poco efficienti