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I problemi sono due. Il primo è il rapporto tra
lunghezza e larghezza degli scafi che determina
la capacità di tagliare l'onda e la velocità della
barca. Il secondo e la conchiglia centrale, che
per dare spazio alla dinette e alle cabine deve
essere bassa e vicina all'acqua, comportando
l'urto dello scafo sull'onda.
Nel 52, proprio perché molto grande, queste
problematiche sono più facilmente risolvibili.
Gli scafi sono larghi, ma la loro larghezza è ben
proporzionata alla lunghezza, rapporto più dif
-
ficile da ottenere sui modelli più piccoli, quindi
il Lagoon 52 risulta essere morbido sull'onda e
veloce. In prova si sono superati con facilità i
nove nodi. La conchiglia centrale invece ha una
forma molto particolare che potremmo definire
ad ala di gabbiano. Le parti laterali dell'ala per
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mettono di avere molto spazio supplementare
da dedicare alle cabine negli scafi, mentre la
parte centrale è abbastanza alta sull'acqua, così
da non costituire un problema quando si naviga
con mare formato.
La rete
Un capitolo a parte sono le reti, elemento che sta
scomparendo da molti catamarani e che invece,
Lagoon ha deciso di conservare gelosamente.
In alto il tender
a riposo sulla piat-
taforma di poppa
che una volta
libera dal tender
si può aprire e
allungarsi sino a
congiungere le
due code degli
scafi costruendo
una grande piatta-
forma da bagno.
Al centro la zona
divaneria di prua e
qui di lato il tavolo
del pozzetto ad
ante abbattibili
Uno dei due Lagoon 52F da noi provati
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