30
www.solovela.net
r e g at e
edizione di successo per i
nostri piccoli transatlantici.
riva conclude secondo;
ottima la performance
complessiva.
di
Matteo
Penna
U
n tempo la vela italiana era un po' la Cene-
rentola della Mini Transat. I nostri ministi
oltralpe erano visti con la simpatia che si
riserva a quegli avventurieri che portano un
po' di colore alla regata.
Qualcosa è cambiato nel movimento Mini negli ultimi
dieci anni. Gli skipper italiani hanno fatto squadra,
imitando i colleghi francesi, hanno iniziato a lavorare
in modo più scientifico. Ambrogio Beccaria, il vinci
-
tore della Mini Transat 2019 ha segnato una traccia
e suggerito un metodo. Si è così arrivati così al ri-
sultato della Mini Transat 2021. Proprio Beccaria in-
fatti ha tenuto con i ministi degli stage formativi che
prevedevano finestre di allenamento di flotta. I velisti
italiani hanno fatto squadra, l'hanno fatta nel modo
giusto, ispirandosi ai cugini d'oltralpe, ma mettendo
-
ci molto del loro.
La chiave del risultato nella seconda tappa
Tutti gli skipper italiani in regata hanno concluso la
Mini Transat 2021, un risultato già di per sé non scon-
tato data la difficoltà e l'imprevedibilità della corsa.
Ma c'è di più: quello del 2021 è il risultato miglio-
re complessivo della nostra vela in questa prova. In
particolare, la seconda tappa della regata è stata
veramente tinta di azzurro: tra i Serie, Alberto Riva
ha chiuso secondo alle spalle di un super Hugo Dhal
-
lenne, vincitore finale, con Giammarco Sardi quinto.
Giovanni Mengucci si è classificato 13°, Luca Del
Zozzo 15°, Francesco Renella 34° e Massimo Vatte-
roni 35°. Matteo Sericano 20° tra i prototipi. Quattro
italiani nei primi 15 è un risultato che ci dà la dimen-
sione di quanto il nostro movimento sia cresciuto.
Beccaria, primo italiano a vincere
la Minitransat
Mini transat:
la vela italiana
è cresciuta