SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela
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45 www.solovela.net nelle prime regate a mettere seriamente in difficoltà i fortissimi Kiwi, utilizzando strategia e tattica. I Ne- ozelandesi hanno il merito di avere disegnato una barca più veloce di quella italiana, e alla lunga le per- formance hanno scavato un solco incolmabile. Luna Rossa però ha lottato fino all'ultimo centimetro. La regata del 6 a 3 verrà ricordata come una delle sfide più belle della storia della Coppa, con la barca italia - na che riesce a stare avanti per quasi tutta la regata nonostante la differenza di velocità tra i due mezzi fosse ormai quasi imbarazzante in certe situazioni. Eppure, Checco Bruni, Pietro Sibello, James Spithill e gli altri ragazzi di Team Prada hanno dimostrato che l'elemento umano ha ancora un valore in Coppa America. Una regata dove alla fine vince quasi sem - pre la barca più veloce, ma c'è ancora margine per i timonieri di qualità, per i tattici che sanno annusare il vento, per i velisti che sanno regolare di fino il profilo di una vela. Ci siamo illusi, sul 3 a 3, che l'impresa fosse possibile. C'è mancato poco, ma quella di Luna Rossa è stata una campagna di Coppa America di successo, credibile, solida. Una base importante per il futuro del team che ha anche cercato di inserire sia nell'equipaggio che nella squadra progettuale degli elementi giovani. Patrizio Bertelli ha già manifestato l'intenzione di continuare ancora la caccia alla Vec - chia Brocca. E la vela italiana è pronta a sognare an- cora con Luna Rossa. Sotto, Ruggero Tita e Caterina Banti festeggiano dopo avere vinto l'oro alle olimpiadi di Tokio 2020 G ennaio è tempo di pronostici e con un anno di preparazione in meno per i velisti che puntano alla prossima Olimpiade, Parigi 2024 è praticamente dietro l'angolo, anche se le regate olimpioniche si svolgeranno a Marsi - glia. Archiviati i giochi del Sol Levante, il tem- po dei bilanci è già alle spalle e inizia subito quello dei programmi. In molti si chiedono per esempio i programmi della coppia Ruggero Tita e Caterina Banti, l'oro olimpico del Nacra 17, e i due sono stati chiari: vogliono un'altra Olimpiade. Le sirene che arrivano dal timone di Luna Rossa per Tita sono però sempre più in - sistenti. Riuscire a centrare entrambe le sfide, un po' come hanno fatto alcuni velisti dell'e- quipaggio di Team New Zealand, potrebbe essere la soluzione, anche se rischiosa e da ponderare con attenzione. I windsurfisti invece sono alle prese con la nuova tavola foil. Marta Maggetti è stata già vista allenarsi con la nuova classe olimpica così come la sua amica e rivale Giorgia Spe - ciale. Anche il futuro di Mattia Camboni, dopo un'incertezza post olimpica, sembra avere la forma della nuova tavola foil. Il ragazzo era uscito con il morale malconcio dopo la delu - sione olimpica, ma quale migliore occasione di rivincita che puntare al riscatto nel 2024 in acque francesi? Dalle altre classi, l'Italia attende degli squilli di tromba. Il 470 diventerà misto e quindi gli equipaggi olimpici che abbiamo visto a Tokyo non esisteranno più. Sulla formula mista ha da tempo puntato il tre volte campione del mondo Optimist Marco Gradoni in coppia con la pro - diera Alessandra Dubbini. Sarà da valutare la loro consistenza alla Coppa del Mondo. Il Laser maschile, dopo avere mancato la qualificazio- ne olimpica, è in cerca di nuovi interpreti che lo riportino in alto, mentre quello femminile ha, ol- tre a Silvia Zennaro, alcune giovani interessanti che potranno dire la loro. Protagonisti cercasi anche nei 49er, che hanno mancato la qualifi- ca olimpica sia tra le donne che tra gli uomini. Anche qui i tecnici federali sono chiamati a ri- costruire un gruppo che possa tornare a essere competitivo prima di tutto in Coppa del Mondo e quindi in ottica Parigi 2024. Il futuro della vela olimpica azzurra