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Osservazione e analisi
È l'occhio il miglior strumento di osservazione mete-
reologica. Al mattino, il consiglio è quello di uscire in
pozzetto a osservare il cielo, magari con una buona
tazza di caffè bollente tra le mani.
Per prima cosa bisogna concentrarsi sul tipo di cielo
sopra la nostra testa. La percentuale, la direzione e
la tipologia di copertura nuvolosa offrono molte in
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formazioni. Osservare la circolazione atmosferica è
un ottimo modo per avere un'idea generale del vento
sinottico ovvero di quelle masse d'aria che si sposta-
no dalle alte, alle basse pressioni.
Specialmente al mattino presto, l'aria sulla superfi-
cie terrestre è generalmente indipendente dai movi-
menti in quota e necessiterà quindi di un po' di ri-
scaldamento solare affinché i venti sinottici possano
interagire con i cicli termici locali. Sarà questa una
prima indicazione che probabilmente renderà più fa-
cile scegliere il programma di navigazione, per capire
ad esempio dove eventualmente cercare ridosso dal
vento.
Per un quadro più chiaro, andremo a considerare e
inserire queste prime annotazioni nel quadro com
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plessivo della giornata. Per capire se le nuvole che
abbiamo appena osservato sono parte di una con-
figurazione sinottica più grande, una depressione o
forse un sistema di alta pressione.
In alto, la serena permanenza in rada è frutto di
un'attenta valutazione delle condizioni del tempo. Qui
sopra, Isole Canarie: evidenti zone di convergenza
prolungate e aree di turbolenza