SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela
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47 www.solovela.net Qui sotto, Alessandra Sensini campionessa olimpica nel windsurf alle olimpiadi di Sydney nel 2000 La laserista di Chioggia infatti non arrivava all'Olim- piade esattamente con i favori del pronostico, in una classe per altro durissima; un po' a sorpresa ha otte- nuto il diritto di provare a giocarsi un posto sul podio. Anche lei è stata tradita da una partenza anticipata. Non sono bastate la sua determinazione e la ferocia agonistica che servono in appuntamenti simili per andare oltre il divario tecnico che c'era con alcune avversarie e colmarlo con la voglia di restare in rega - ta nei posti della classifica che contano. Il logorio invece non lo hanno sentito affatto Ruggero Tita e Caterina Banti, che hanno letteralmente domi- nato la scena nel Nacra 17. In testa fin dalla prima giornata di regate, il timoniere trentino e la prodiera romana sono riusciti a gestire le forze mentali e quel- le fisiche fino in fondo, grazie anche a una superiori- tà tecnica nella conduzione del mezzo nella maggior parte delle condizioni che si sono viste ad Enoshima, in particolare nella brezza tesa. La loro medal race è stata un esempio di calcolo e strategia. Gli italiani infatti partivano già con una medaglia matematica - mente al collo. Per confermare l'oro, occorreva solo controllare gli inglesi Burnet-Gimson, gli unici a po- tere contendere loro il primo posto. È bastata una re- gata normale della coppia azzurra, se non fosse per il peso storico che ha avuto per la nostra vela. Rompia- mo finalmente il digiuno di medaglie che durava dal 2008. L'ultima volta ci era riuscita Alessandra Sensini addirittura a Sydney 2000. R uggero Tita, Nacra 17: "futuro? A dicembre faremo il mondiale Nacra in Oman. L'espe- rienza con Luna Rossa mi ha aiutato per l'a- spetto del lavoro di squadra, potrebbe esserci un seguito, ma sicuramente guardiamo a parigi 2024". Caterina Banti Nacra 17: "se hai un obiettivo comune, dai il 300%, alla fine le cose vengono se entrambi si impegnano. Come uomo e don - na ci completiamo, dove non arriva lui arrivo io e viceversa. Siamo entrambi molto impulsi- vi, ma a volte lui riesce a tenere più la calma e tranquillizza me, altre volte il contrario. Sono cinque anni nei quali abbiamo dedicato la no- stra vita a questo obiettivo, non solo in acqua ma anche a casa, aspetti organizzativi, lavori sulla barca, palestra, è qualcosa che ha preso la nostra vita a 360 gradi." Francesco Ettorre, presidente FIV, sull'olimpia - de: "sono felicissimo perché il gruppo che si è creato potrà dare ancora tanto, l'età media dei velisti è molto giovane, c'è stato un lavoro di squadra incredibile, mi auguro che questa me - daglia possa aprire un ciclo per la vela italiana. L'oro di due campioni come Ruggero e Cate- rina può essere motivo di slancio per la vela italiana, dalle classi olimpiche fino alle scuole vela, tutto il grande lavoro dei nostri club." La voce degli olimpionici