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SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela

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54 www.solovela.net Gli orari delle correnti Ritornando alle due correnti dominanti, per il calco- lo degli orari va aggiunto un dettaglio: se per esem- pio un giorno la montante inizia alle 4 del mattino, il giorno successivo la stessa fase inizierà circa 50 minuti dopo, che sono grosso modo la somma dei 13 minuti di stanca che si ripetono per quattro volte nelle 24 ore a ogni inversione di marea. I consulenti meteo e molti siti online, come il cliccatissimo cor - rentidellostretto.it o apposite applicazioni per tablet e smartphone, offrono la possibilità ai diportisti di consultare le tabelle delle correnti per capire quale possa essere il momento giusto per il passaggio in base alla rotta da seguire. Niente paura quindi, con la giusta preparazione, navigando con la corrente a favore e in condizioni meteo non proibitive, il passaggio dello stretto di Messina è un'avventura emozionante e per nulla stressante. I venti dominanti Lo stretto di Messina è un luogo mediamente vento - so durante tutto l'anno. Come tutti gli stretti delimi- tati da promontori ripidi, le condizioni del vento pos- sono essere soggette a repentini cambi di intensità e direzione, soprattutto a ridosso della costa dove tutti i regimi di vento diventano rafficati. Lo Scirocco è il vento più pericoloso soprattutto nei mesi inver - nali. Durante le basse pressioni può arrivare como- damente a superare i 60 nodi e i collegamenti tra le due coste in simili frangenti vengono interrotti. Il Maestrale è l'altro vento che può destare preoccu- pazioni, ma in entrambi i casi si tratta di situazioni ampiamente prevedibili. In condizioni di buon tempo l'unico vento che incontreremo sarà l'attività termi- ca, che generalmente soffia da grecale, anche oltre i 10 nodi, e sarà sempre più intenso e rafficato vicino alla costa e più debole, ma costante, al centro del canale. Se siamo costretti a navigare di bolina, ti - rando dei bordi, teniamo comunque pronta la cima dell'avvolgitore e l'accensione del motore in caso di necessità, come nel caso di un incrocio ravvicinato con un traghetto, eventualità di cui parleremo appro - fonditamente più avanti. Per quanto riguarda il moto ondoso, va considerato che quanto vento e corrente non sono allineati ma hanno direzione opposta, la loro azione combinata genera un'onda corta e ripi - da, situazione tipica di tutti i luoghi con forti corren- ti. Mediamente, lo stretto non ha un'onda lunga né molto alta, ma tenderà a essere nella maggior parte delle condizioni ventose, abbastanza corta. Natu- ralmente ogni situazione andrà valutata secondo la personale valutazione dello skipper. 1. La corrente montante va da sud verso nord, la scendente ha direzione opposta, hanno un periodo che dura 6 ore con 13 minuti di stanca prima dell'inversione. 2. Lo stretto è virtualmente diviso in due cor - sie: quella verso nord è racchiusa in una rotta indicativa tra i 20 e i 65 gradi, quella in direzione sud dai 190 ai 240. le regole di navigazione individuano una rotonda virtuale centrata nel punto di coordinate Lat. 38° 12,680'N - Long. 015° 36,400'E; di raggio 250 metri. Solo qui può essere pra - ticata un'inversione di rotta per cambiare corsia, approcciando la rotonda virtuale in senso antiorario. 3. Le navi e i traghetti vengono considerate nelle acque dello stretto come unità a ri - dotta manovrabilità, hanno sempre la pre- cedenza su tutte le imbarcazioni. Tre regole da rispettare per navigare nello stretto

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