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In alto un'immagine che ritrae l'Ariel
e la sua antagonista Teaping. Qui sopra,
il labirinto tra cui scegliere la rotta tra la
Cina e l'Oceano Indiano
La via più breve si avvicinava invece all'Indocina,
l'attuale Vietnam, per sfruttare le brezze terrestri, ma
questo comportava navigare, spesso di notte, tra
le minuscole isole Paracelso, atolli a volte invisibili,
sparsi nel Mar Cinese meridionale. Era poi obbligato
-
rio attraversare lo strettissimo passaggio tra Giava e
Sumatra, lo Stretto della Sonda, costellato da scogli,
dove la profondità arriva a venti metri e la corrente
molto forte forma banchi di sabbia che si fanno e si
dissolvono.
Tutti i tea clipper che parteciparono alla storica rega
-
ta del 1866 scelsero quest'ultima rotta.
La regata
Il 28 maggio del 1866 il clipper Ariel era pronto a sal-
pare, con 560 tonnellate di tè già stivate a bordo. Il
capitano John Keay era riuscito a prenotare il pri-
mo rimorchiatore disponibile per uscire dalla foce
del Min, e con la marea delle 17, la nave era pron-
ta a salpare. Tuttavia, il vantaggio sugli altri clipper
era minimo e Robinson, il capitano del Fiery Cross,
dimenticò perfino di firmare i suoi documenti per