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In alto, Maserati, i trimarani sono
un banco di prova importante per i foil.
Sopra un Quant 23
almeno due parametri da considerare: il primo è il ba-
gaglio tecnico del velista, il secondo è la sua età e la
forma fisica.
Per quanto riguarda il primo parametro, va conside-
rato che le derive foil non sono semplici da condurre.
La velocità è tale che il vento apparente, e tutto ciò
che ne consegue in termini di regolazioni, è sempre
a un angolo molto stretto e le regolazioni funzionano
quasi in modo contro intuitivo rispetto a una barca
normale. Insomma per navigare correttamente su
una barca foil serve studiare, imparare i movimenti
corretti, capire come lavorano le appendici, un pro
-
cesso un po' più articolato rispetto a una barca tradi-
zionale. È probabile che su una barca come il Waszp,
molti, che hanno esperienza su derive, riuscirebbero
già al primo tentativo a fare un bordo dritto, al traver-
so, riuscendo a staccare lo scafo dall'acqua. Iniziare
a virare e strambare è un altro discorso.
E così arriviamo al secondo dei parametri: l'età e la
forma fisica. E le barche foil da questo punto di vista
non sono per tutti. I Moth, i Waszp stessi, i Nacra,
richiedono un livello di dinamismo ed esplosività at
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letica che ne limita l'utilizzo a persone con una forma
fisica eccellente. Inutile prendersi in giro, se non si