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Punta Fieno è una delle poche località ancora in-
contaminate dell'isola di Ponza. Il difficile acceso via
terra, un inesistente approdo via mare - che consiste
nel saltare dalla barca sugli scogli - hanno preserva-
to questo posto dal turismo di massa. Per capire la
difficoltà della viticoltura in questa zona, è sufficien-
te circumnavigare l'isola e ammirare il fascino delle
viti coltivate su terrazzamenti a picco sul mare sul
versante dell'isola di Ponza che guarda Palmarola e
che prosegue verso Chiaia di Luna.
Le bottiglie prodotte sono circa 10mila in 4 etichette.
2 bianchi, 1 rosato e 1 rosso.
Tra i vitigni autoctoni più rappresentativi dell'isola
troviamo la Biancolella IGT Lazio che rende 1500
bottiglie l'anno.
Vinificata in purezza da vecchie viti è un vino bianco
secco che si esprime con profumi agrumati, note di
mandorla e sentori salmastri.
L'abbinamento ideale e più tradizionale per questo
vino è il famoso coniglio alla ponzese oppure è pos
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sibile abbinarlo a formaggi freschi poco stagionati,
con la mozzarella è ideale.
Da viti Biancolella e Forastera vengono prodotte cir-
ca 5000 bottiglie di Fieno Di Ponza Bianco IGT Lazio,
un vino bianco secco da intensi profumi fruttati che
In alto, i terrazzamenti di Punta del Fieno
con le coltivazioni di vite della Cantina
Migliaccio. Sotto, la baia di Punta del Fieno
quasi inaccessibile sia dal mare sia da terra.
Sotto una bottiglia di Fieno di Ponza bianco