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La tipicità
L'arcipelago delle Eolie ospita sul proprio suolo una
vasta gamma di specie vegetali che, accompagnate
dalle diverse tradizioni culturali e culinarie sussegui
-
te nel tempo, danno vita a ricette uniche e corpose.
Parlando di queste isole, non possiamo esimerci dal
nominare il cappero delle Eolie, prodotto che ha re-
centemente ricevuto il marchio DOP, Denominazione
di Origine Protetta, dall'Unione Europea.
Richiama immediatamente atmosfere e sapori me-
diterranei col suo gusto che impreziosisce alcune
delle più famose ricette siciliane.
Il cappero è una pianta onnipresente a Salina. L'or-
goglio isolano è quello di coltivare da secoli in ma-
niera biologica, con tradizioni e gesti antichi le tipo-
logie Nocellara, Nocella e Spinosa che si distinguono
dalle altre varietà per forma rotondeggiante, gusto e
durata nel tempo. Di colore verde tendente al sena-
pe con striature violacee, ha un bocciolo compatto.
L'areale di coltivazione comprende il territorio delle iso-
le di Lipari, Vulcano, Alicudi, Filicudi, Panarea, Strom-
boli e i comuni di Santa Marina Salina, Malfa e Leni
nell'isola di Salina, in provincia di Messina. Microcli-
ma, morfologia, fertilità dei suoli di origine vulcanica e
ricchezza di minerali, in particolare potassio e fosforo,
calcio, magnesio e altri micro-elementi rendono que-
ste terre idonee alla coltivazione del cappero.
Questi gioielli regalano quel tocco in più a tanti piat-
ti della cucina siciliana essendo ingredienti ricchi di
personalità.
Se acquistati sotto sale, prima di consumarli, biso-
gnerebbe dissalarli e ammollarli in acqua. Si rivelano
particolarmente indicati per arricchire la caponata e
l'insalata eoliana, ma anche negli spaghetti con un
semplice sugo di pomodoro e basilico e si abbinano
facilmente a pesce, carne, pizze, frittate e salse.
In alto, calamari alla malvasia.
Qui sopra, Il cappero è una pianta
onnipresente a Salina. In basso,
l'agrumeto di E Pulera