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Dove mangiare
Nel X libro dell'Odissea, l'eroe omerico sbarca nell'i-
sola di Eea dove incontra Circe. La maga trasforma
in porci i compagni del re di Itaca, ma l'incantesimo
con Ulisse non funziona, grazie a Ermes che gli sug-
gerisce di mangiare una specie di radice che rende
invulnerabili alla magia di Circe.
A molti piace pensare che il parco del Circeo, prospi-
cente l'arcipelago delle Pontine, prenda il nome pro-
prio da Circe e nonostante nessuna prova suffraghi
questa teoria, per molti Ponza è l'isola di Eea, dove
abitano la maga e le sue ninfe. Ulisse si fermerà con
Circe per molto tempo e durante il suo soggiorno lui
e i suoi compagni "sedevamo a goderci carni infinite
e buon vino".
Eea in sardo significa "acqua"; è un nome legato a
una divinità dell'aurora; è forse l'antico nome dell'i
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sola di Ponza; infine è sicuramente il nome di uno dei
più noti ristoranti, di questo arcipelago. Fu fondato
nel 1951 e sorge nello stesso luogo dove in epoca
fascista furono confinati tra gli altri Sandro Pertini,
Giorgio Amendola e Pietro Nenni, oggi è meta di pel
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legrinaggi di gourmet.
La terrazza del ristorante Eea affaccia sul porto di
Ponza, dove attraccano i pescatori presso i quali lo
chef Davide De Luca si rifornisce di pesce. Il menù
propone piatti semplici, come il pesce bandiera con
mousse di ricotta e pomodori secchi oppure risotto
di seppie e asparagi. Piatti senza fronzoli e sinceri
che incantano i marinai che navigano fino qui, ma
senza tramutarli in porci.
Sopra, la zuppa di Cicerchia ottimo
abbinamento con i vini dell'isola. Sotto, i
tipici colori delle case di Ponza