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Dove mangiare
Stupisce che una delle isole più famose al mondo
annoveri tra le proprie eccellenze un frutto della ter-
ra. Eppure, proprio la quaglia è da sempre presente
sulle tavole domenicali degli abitanti di Capri e ora è
entrata di diritto nei menù dei suoi ristoranti migliori.
Gli stormi che nel passato arrivavano sull'isola ve
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nivano catturati con vecchie reti da pesca chiamate
"schiachiello", tese in alcuni punti strategici di pas-
saggio nella migrazione stagionale tra il nord Africa
e l'Europa e le prede erano merce ambita nei mercati
di Napoli. La pratica è oggi illegale, ma ha segnato
notevolmente la tradizione culinaria locale come si
deduce dai cognomi locali in cui la radice quaglia è
diffusa così come, nel dialetto locale, la località Due
Golfi, diventa il toponimo Tra le parate, con riferi
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mento alle reti tese per catturare gli uccelli.
Alcuni chef dell'isola aggiungono la propria firma sul-
le antiche ricette di cui era ghiotto anche il re Nasone
delle Due Sicilie, così come il ristorante Da Tonino
che serve il suo primo cliente il 19 marzo del 1993 e
da allora simbolicamente il giorno di san Giuseppe
segna l'apertura della stagione. Lo scorso anno il ri
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storante dello chef Salvatore Aprea è stato segnalato
La quaglia è entrata di diritto nei
menù dei migliori ristoranti di Capri.
Sotto, il porto di Procida