SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela
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www.solovela.net 30 in tre grandi tappe. La prima da Venezia a Viareggio, in equipaggio con altri amici in carrozzina. Poi una seconda tappa fino alle Canarie e infine il grande sal- to previsto per l'autunno del 2024, in modo da com- piere 50 anni, solo, in mezzo l'Oceano, primo para- plegico a completare la traversata dell'Atlantico. Rossato avrebbe preferito un monoscafo per l'im- presa, ma risalire il ponte di una barca sbandata con una carrozzina potrebbe comportare importanti complicazioni, per cui alla fine la scelta è finita su un multiscafo. Viviamo in un'epoca in cui vacillano mol - te delle nostre certezze e il marinaio vicentino mette le mani avanti prima di fare affermazioni che potreb- bero essere smentite dalle contingenze. Tuttavia, se tutto è confermato, il catamarano che porterà Ros- sato dall'altra parte dell'Atlantico dovrebbe essere un C-Catamarans di 15 metri disegnato da Contreas e modificato per poter essere timonato anche da un paraplegico. La partenza dalle Canarie è prevista appena prima dell'ARC, Rossato non ha avuto la possibilità di iscriversi alla regata, in primo luogo perché naviga su un multiscafo, in seconda battuta perché il rego - lamento non prevede che ci siano disabili in gara. È tuttavia importante sapere di avere qualcuno dietro la poppa in caso di necessità, per avere la sicurezza psicologica di poter contare su un eventuale aiuto in caso di un imprevisto grave. Perché sempre di una traversata oceanica in solitario si tratta, che an - che se non è un'impresa impossibile come salire le gradinate di un ufficio pubblico in carrozzina, è pur sempre impegnativa. . L 'associazione "I timonieri sbandati" è sta- ta fondata nel 2017 da Marco Rosato, An- drea Brigatti e Andrea Stella per dare a tutti la possibilità di navigare in modo autonomo e indipendente. Proprio per questo motivo, tutte le barche della flotta sono accessibili e "abilindipendenti". Convinti che lo sport sia il modo migliore per rinforzare l'autonomia e aumentare l'autostima, l'associazione offre gratuitamente a tutti la possibilità di avvici - narsi al mondo della vela a bordo delle loro barche: - Tornavento: è uno sloop di 30 piedi con un pescaggio di appena 80 cm per poter af - frontare al meglio anche le acque lagunari e permette, in caso di emergenza, di poter spiaggiare. Può ospitare un equipaggio di 9 persone. Il pozzetto, ampio e privo di panche laterali, permette di ospitare comodamente fino a 5 persone in seggiola a rotelle. 4 sedili removibili con cuscini antidecubito integrati sono dotati di cinture di sicurezza per per - mettere di avere le mani libere per le manovre. La passerella è larga 80 cm è ricoperta da una speciale vernice di colore bianco con compo- nenti anti-sdrucciolo, limita il rischio di scivo- lamento sia per il passaggio delle carrozzine che delle persone. Anche l'accesso sottoco- perta è garantito da una pedana sali/scendi a funzionamento elettrico e manuale. In questa pedana sono presenti dei tientibene, luci e suoni di avvio e compatta in modo di ridurre al massimo ogni ingombro. - Cadamà è un ketch in legno di 22 metri com - pletamente accessibile. Nasce nel 1971 nei Cantieri Navali di La Spezia – Beconcini da un progetto di Laurent Giles. Lunga 22 metri, pesca 2,30 metri e ha una stazza di 48 ton - nellate. Cabine per un massimo di nove ospiti e tre persone di equipaggio. È la prima barca a vela storica completamente accessibile garanten - do la fruibilità in navigazione fino a quattro persone in seggiola a rotelle. Caratteristica principe di Cadamà è quella di permettere a persone con disabilità fisica di godersi la navigazione in modo attivo permettendo loro di stare alle manovre mediante una serie di gusci – sedile che ne garantiscono stabilità e sicurezza. I timonieri sbandati Cadamà, ketch in legno di 22 metri completamente accessibile ai disabili