SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela
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58 www.solovela.net Knidos Rotta 180° e si attraversa per intero l'imboccatura dell'antico golfo di Keramos, fino alla penisola sul lato più meridionale, l'estremità più occidentale del - la Caria. Un bel faro saluta i marinai che arrivano al capo Krio dei greci; Deveboynu per i Turchi. L'isola di Kos accelera il vento e normalmente le 23 miglia della traversata, sono colmate con generosi venti portanti. Sulla penisola di Datça, sorge Knidos, un importante sito archeologico protetto da mura ciclo - piche dove domina il tempio di Demetra. Purtroppo, la statua di Afrodite scolpita da Prassitele è andata perduta, ma ci si può consolare sui sedili degli anfi- teatri per aspettare il tramonto. Un sottile istmo porta al Triopio, un promontorio che in epoca antica gli abitanti volevano staccare dalla terraferma per crearne un'isola dedicata ad Apollo. Un vaticinio dell'oracolo fermò i lavori, per nostra fortuna, perché quell'istmo crea ora due porti natu - rali ottimamente ridossati. Il primo, a nord, ha un'en- trata molto stretta ed è per larga parte insabbiato. A sud, due importanti massicciate proteggono un lungo pontile a "T". I caicchi e gulets che accompa- gnano i turisti a visitare il sito archeologico, lasciano solitamente il molo libero per la notte e nello stesso porto dove ormeggiavano le triremi di 2500 anni fa oggi gettano l'ancora gli yacht di passaggio. Yedi Adalar Doppiato nuovamente il capo della penisola Datça ci si addentra nel golfo di Gökova, per una trentina di miglia fino a Yedi Adalar, le sette isole che in realtà sono solo 5. Tra questo mini arcipelago si può tro - vare ridosso in ogni condizione, ma è meglio affron- tare il passaggio tra le isole con la luce del giorno e preferibilmente entrare attraverso i passaggi di nord - est e sud - ovest. Quando soffia, il Meltemi spinge mare confuso all'interno di questo arcipelago e ag - giungendo un po' di rocce sopra e sotto l'acqua, si crea un bel mix in cui lo skipper deve dimostrare la propria abilità. Forse il miglior ridosso da Meltemi è l'ancoraggio definito il Rio delle Amazzoni, uno stret - to fiordo che decresce velocemente dai sette metri fino a zero. Il fondo è fangoso. Il Porto Inglese Navigando verso nord si aggirano tre penisole che, come tre bracci, escono a proteggere meravigliose baie, fiordi articolati e isolotte deserte. Un piccolo oceano dove è possibile trovare ridosso da ogni vento e una spiaggia dove lasciare il cuore, o alme - no fermarsi per un bagno. La baia di Tuzla ospita un paesino famoso per i suoi ristoranti di pesce, le P er navigare in Turchia non è necessario alcun documento particolare e la patente italiana è riconosciuta ovunque. I marina ci sono, ma sempre più spesso si trovano nelle baie del golfo di Keramos - l'antico nome di Gökova - ristoranti che offrono ospitalità al proprio molo, con servizi di ormeggio, acqua e corrente, il tutto compreso nel costo della cena. Quando invece ci si mette alla fonda è utile tirare una cima a terra, soprattutto sul lato settentrionale del golfo, più soggetto ai venti di caduta. Grazie alla modernizzazione promossa da Atatürk, la Turchia è un paese laico e no - nostante gli sforzi in senso contrario voluti da Erdoğan, i musulmani turchi sono molto aperti e accoglienti. Il consumo di alcol è lar- gamente tollerato e non è difficile vedere ra- gazze in topless sdraiate sulla stessa spiag- gia vicino a donne coperte con il velo. Un cantante molto popolare ha contribuito a far comparire Bodrum tra le località gay friendly della Turchia. La traslitterazione dei termini dall'alfabeto turco a quello latino è a volte imprecisa e può capitare che lo stesso toponimo sia riportato in modo diverso, o riportato in greco e in tur - co con nomi diversi. Non date per scontato che si parli inglese, ma l'ospitalità e la cordialità turca supplisco- no anche a questa lacuna. Prima di salpare è meglio sapere che…