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MAXI
Il Dove II si lasciò andare alla deriva, erano di
nuovo soli.
Il giorno dopo, all'alba, si rimisero al lavoro. Dor-
mire a bordo era stato quasi impossibile e quella
era la seconda notte da quando il timone si era
rotto e la barca era alla deriva, due notti passa-
te molto lentamente. Riprovarono ad avvicinarsi
alla nave, ma le cose non erano cambiate, era
evidente che se fossero andati sotto bordo si sa-
rebbero sfracellati contro le murate.
James rinunciò e informò la Guardia Costiera,
che si diede da fare per trovare un'alternativa. Gli
diedero dei suggerimenti su come costruire un
timone d'emergenza, ma la cosa non funzionò.
Gli suggerirono di aprire un po' il fiocco e filare
lunghe cime di poppa per stabilizzare la barca,
poi James creò un'ancora galleggiante di fortuna,
ma anche quell'operazione ebbe poco successo,
l'imbarcazione continuava a prendere le onde di
traverso e ballare disperatamente.
In alto la Newseas Jade, qui sopra l'Asia Pearl V, le
due navi che hanno cercato di portare soccorso
al DOVE II. In basso il Tilly Mint, il Discovery 67 che è
andato in soccorso del DOVE II