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MAXI
sta, ma le guance di vetroresina che formavano
la pala erano scomparse. L'asse era integro, lo
scafo pure, non c'erano stati colpi, non avevano
urtato nulla, semplicemente il timone si era aper-
to e le guance si erano staccate dalla gabbia. Il
timone era scomparso nel nulla.
Il vento stava rinforzando e il mare saliva. Quella
che sino allora era stata una crociera meraviglio-
sa, con i bambini che giocavano sul ponte e Fran
che prendeva il sole tra una manovra e l'altra, si
trasformò d'un tratto in un incubo.
Tornato a bordo, James, con l'aiuto di Tony, che da
giovane faceva il falegname, prese due tavole di
legno e cercò di costruire un timone d'emergenza
con il boma dello spi. Non ci fu però nulla da fare, il
tubo era troppo corto, non c'era leva, le onde era-
no troppo alte e quei pezzi di legno non servivano
a nulla. Provò altre soluzioni, ma nulla funzionò,
alla fine si decise a chiedere aiuto via radio.
La chiamata fu subito presa dalla Guardia Costie-
ra, che nel giro di un'ora li richiamò avvertendoli
che stava dirigendosi verso di loro una nave car-
go, la Newseas Jade, che li avrebbe presi a bordo.
Il rollio della barca era impetuoso e i bambini or-
mai erano preda del mal di mare. Anche gli adulti
faticavano a muoversi e a concentrarsi, ma no-
nostante tutto, quando James diede la notizia
che una nave li stava raggiungendo per salvarli,
si sollevarono grida di felicità. La gioia fu ancora
maggiore quando ormai era calata la notte e vi-
dero profilarsi all'orizzonte delle luci. Era la nave
che veniva in loro soccorso, ancora non sapeva-
no che presto quella nave sarebbe divenuta la
protagonista dei loro incubi.
La Newseas Jade
Una volta che il cargo, lungo 190 metri, fu vicino al
Dove II, l'equipaggio della nave accese dei potenti
fari che illuminarono il bordo dell'imbarcazione.
Il DOVE II è in balia del mare senza la
possibilità di governare. In acqua la zattera
di salvataggio che servirà a trasbordare
l'equipaggio sul Tilly Mint