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MAXI
Non sappiamo quando e da chi sia partita questa
informazione sbagliata, ma è lecito supporre che
sia servita per giustificare il fallimento della prima
laminazione. Si racconta inoltre che il mezzo scafo,
a grandezza naturale, esposto sulla parete ester-
na dell'Auckland Maritime Museum, sia quella bar-
ca non più utilizzabile che venne tagliata longitu-
dinalmente; in realtà è uno dei gusci dello stampo
della seconda costruzione. Per inciso, il numero 2
non si riferisce a questa vicenda, ma al fatto che
era la seconda barca sponsorizzata dal produttore
neozelandese di birre. Steinlager 1 era un trima-
rano di 60 piedi voluto da Peter Blake e costruito
in NZ sperimentando con successo il pre-preg sui
multiscafi offshore, a ulteriore dimostrazione della
lungimiranza dello skipper neozelandese.
Non è invece chiaro a chi possa essere ascritta la
paternità dell'idea di sviluppare un armo a ketch
per esporre una maggiore superficie velica alle an-
dature portanti, prevalenti in particolare a partire
da quell'edizione '89/90 della Whitbread, la quinta.
Sembra che tanto Blake quanto Dalton fossero
arrivati a quella scelta tecnica in modo autonomo,
ma sicuramente fu Dalton a muoversi per primo
In alto lo Steinlager alla Barcolanda del 2004
timonato da Cino Ricci, il quale lo aveva
avuto contro proprio nella Withbread del 1989
quando era al timone di Gatorade, la barca
di Giorgio Falck. Sopra lo Steinlager accanto
al Lion New Zeland, un'altra barca con cui
Peter Blake partecipò alla Withbread