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li abbiamo provati con venti da 25 nodi e si sono
comportati bene, anche se fare le riprese con quel
vento non è facile perché quando arriva la raffica il
drone si sposta di lato. Una volta spostato il drone
recupera subito la sua posizione, ma lo spostamen-
to c'è stato e si vede nella ripresa.
Un problema di una certa gravità di questi droni è la
loro autonomia. Entrambi i modelli da noi usati han-
no un'autonomia nominale di 27 minuti, ma all'atto
pratico, se si vuole usarli in sicurezza, il tempo utile
per il volo o le riprese non supera i 18-20 minuti.
Molto buono, invece, il software che li controlla, ha
molte funzioni, è preciso e facile da imparare. L'u-
nica cosa a cui fare attenzione è che non funziona
con tutti i modelli di smartphone. Sugli Apple fun-
ziona con iPhone 5 plus, il 6 e l'iPhone 7, ma non
con il 5 normale e il 4. Con il Samsung funziona dal
Galaxy 6 in su.
Un altro difetto che abbiamo notato è che la tele-
camera, non essendo professionale, ha un'ottima
definizione per riprese ravvicinate, definizione che si
perde rapidamente via via che il drone si allontana.
Inoltre la definizione è buona solo quando li si usa in
4K, in modalità alta definizione, la qualità è troppo
bassa (almeno per i nostri standard).
Qui sopra, un Mavic Pro della
DJI, un drone con telecamera 4K
e sospensione cardanica (gimbal)
a tre assi. Sotto, il Mavic una volta
richiuso. Il suo prezzo è intorno ai
900 euro più accessori