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Il volo in barca
I momenti più critici del volo di un drone sono, come
accade per gli aerei, il decollo e l'atterraggio. Se
questi poi vengono fatti in barca, allora la situazione
diventa ancora più critica. Abbiamo provato più vol-
te a far decollare un drone da più punti di una barca
a vela in movimento. Quando il drone si alza, la bar-
ca gli sfila sotto ed è facile che il drone finisca contro
l'albero se è decollato a prua o contro lo strallo se
è decollato dal pozzetto. Il drone deve partire dalla
barca quando questa è ferma. La cosa migliore è far-
lo partire e atterrare dalla plancetta di poppa o dal
triangolo di prua.
Per farlo atterrare o decollare le vele devono esse-
re ammainate. Questo particolare riduce di molto la
possibilità di fare riprese in navigazione se per far
decollare il drone bisogna farlo a barca ferma, quindi
far ripartire la barca, alzare le vele, fare le riprese del-
la barca in navigazione, ammainare le vele, fermare
la barca e, quindi, far atterrare il drone. Tutte queste
manovre richiedono molto tempo e quello che vi ri-
marrà per le riprese sarà poco. Quando lavoriamo
per realizzare i nostri video abbiamo sempre una
barca appoggio dove far partire e tornare il drone.
Quando il drone atterra sul ponte di prua o in poz-
zetto deve portarsi al centro della barca quindi pas-
Il Phantom 4 della DJI. Uno dei
due droni in uso presso Solovela-
Net. In alto, la sua batteria. Sotto,
due immagini di atterraggi a mano