SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela
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43 www.solovela.net - Ecco, se non abbiamo avuto paura lo dobbiamo a un uomo, a un medico. Senza di lui non so se ce l'avremmo fatta. – c'è un attimo di pausa nel raccon- to di Luis - Si chiama Pier Paolo Borelli, vi prego di scriverlo, scrivetelo sul giornale, perché se un uomo non ha gratitudine, che uomo è. Anche Carozzo insiste – mi aveva già operato. In ospedale non ho avuto paura perché mi fido di lui. Luis è stata la compagna di vita di Alex Carozzo per una vita intera - per parecchio tempo, come dice ri - dendo lei, ma quando parla del suo uomo, tradisce ancora l'emozione di una ragazzina innamorata. - Alex è un uomo particolare, sa un sacco di cose, perché legge di continuo, non è un uomo facile, ma neppure così difficile. Basta avere la chiave giusta, bisogna saperla trovare per aprire il suo mondo. Poi con gli anni qualche angolo si è smussato. Diciamo che è atipico. Ha una forte passione, ma non solo. È la convinzione delle sue scelte che lo ha portato a fare quello che ha fatto. Lui ha navigato solo con le sue barche, solo con barche che ha costruito lui. In effetti, Carozzo non è solo un marinaio, ma anche un proget - tista e un costruttore. Lui partiva dal foglio bianco e parla di questa sua cocciutaggine quasi con rabbia. - Se non fosse per queste maledette barche che mi hanno rovinato la vita. Perché per salire a bordo e salpare non ci vuole mica niente, ma io partivo dal progetto, lavoravo come un disperato. Nessuno mi ha mai aiutato. A parte qualche amico, mi sono sem - pre arrangiato da solo senza sponsor, racimolando qualche spicciolo. Non c'è niente da fare, questa è la mia natura. Ne avevo parlato anche con Messner, una volta che era venuto a trovarmi sulla mia barca: è la natura del solitario. È curiosa questa particolarità delle barche, che Ca - rozzo si deve costruire per navigare, ma è lui stesso a svelarne il motivo. - Ma tu davvero ti fideresti a montare su una barca che ha costruito un altro? Alex Carozzo ora sta decisamente meglio, passeg - gia, fa pesi per recuperare tono muscolare. - Devo mangiare proteine – spiega – perché dopo i 50 anni il maschio non produce più proteine, non lo sape- vi? Ho perso 5 chili con questa storia e devo rimettermi in forma per andare a curare la mia barca che ho ab- bandonato a Lio Grande a Venezia. È un 9 e 60 a dop- pio spigolo, armato a cutter e costruita in compensato marino. Una bella barca, da passeggiate negli Alisei, ma mi basta. Non credo più di spingermi oltre i 40°. La mia prima barca si chiamava Golden Lion, ma questa la chiameremo Silver Lion, perché mi dicono che col tempo ho fatto qualche capello grigio. Non so se lo sai, ma non sono più, proprio un giovanotto. A lex Carozzo, classe 1932, non è solo un im- portante velista italiano. Carozzo appartiene alla storia della vela mondiale. Ge - novese solo sul- la carta, dopo la morte del padre si trasferisce a Vene- zia dove frequenta il Nautico. Milita nella marina mercantile e in quel- la militare, finché si costruisce una barca a bordo della nave sul quale è imbarcato e diventa il pri- mo italiano ad aver attraversato il Pacifico in so- litaria, coprendo le cinquemila miglia da Tokyo a San Francisco nel 1965 a bordo del Golden Lion. L'anno successivo partecipa alla regata per mul- tiscafi attraverso il Pacifico a bordo del Tristar. È però nel '68 che balza agli onori della crona- ca, quando partecipa alla OSTAR a bordo di un catamarano autocostruito, il San Giorgio. Do- vrà abbandonare la regata a causa della colli- sione con un cetatceo. La stessa sorte tocche- rà a Éric Tabarly. Nello stesso anno è l'unico italiano a partecipa- re alla leggendaria edizione della Golden Globe e viene menzionato anche nel film dedicato alla regata "Deep Water", che racconta il suicidio di Donal Crowhurst. Anche questa volta la sorte si mette per traverso e Carozzo deve abbandona - re la regata a causa di gravi problemi fisici. Carozzo è protagonista poi di altre avventure a bordo di barche autocostruite con materiali di recupero, una delle quali diventa protagonista nel film "Nostos – il ritorno". Oggi vive sul lago di Garda con Luis, la donna che lo accompagna da una vita. Chi è Alex Carozzo Alex Carozzo, oggi ha 88 anni