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coltello per sfilettare il pesce, magari qualcuno vuole
un guanto antitaglio e un coltello per aprire le ostri-
che, addirittura una sac a poche per guarnire una
torta e una tortiera, la frusta e uno schiacciapatate,
tutti attrezzi che nelle normali barche da charter nor-
malmente non sono disponibili e se si crede possano
tornare utili devono essere portate a bordo diretta-
mente dagli ospiti.
Come per tutto il resto in coperta e sottocoperta,
anche la cucina deve essere sempre lasciata in ordi-
ne perfetto per non correre rischi, anche all'ancora
o perfino ormeggiati in marina. La nostra barca po-
trebbe dondolare a causa di una piccola onda e fare
cadere il coltello abbandonato sul tavolo di lavoro o
far scivolare una pentola piena di acqua.
La cucina esterna
Fu Felci il primo progettista a pensare di sfruttare
un'area del pozzetto dedicata a una postazione per
cucinare all'esterno della barca. Da allora, questa
soluzione è diventata quasi un marchio di fabbri
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ca per molti cantieri ed è sempre più richiesta dai
charteristi, che concepiscono una vacanza in barca
a vela non solo come lunghe navigazioni, ma anche
per godere di una rada deserta sotto le stelle.
Cucinare all'aperto è il modo migliore per godere de
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gli spazi della barca al cento per cento, trasformando
In alto, la piastra – barbecue a poppa
è molto diffusa sulle barche charter.
Qui sopra, le cucine delle imbarcazioni
moderne sono dotate di tutte le comodità