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lunghezza era di circa 20 piedi e solitamente erano
pontate con un ampio boccaporto centrale.
L'armo tradizionale è formato da una grande randa
inferita a una lunga antenna e un fiocco incocciato a
una sorta di bompresso. Sembra avesse ottime doti
di bolina. Le aragoste pescate con nasse di giunco
venivano conservate all'interno di vivai ricavati sot
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tocoperta.
Dei circa 2000 pescatori di aragoste del secondo
dopoguerra, ne sopravvive oggi un decimo ed è
proprio durante il boom di quel periodo che nasce
La Lepanto, storico ristorante del centro di Alghe
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ro, che della qualità dell'aragosta ha fatto la propria
bandiera e lo chef Cecchini una celebrità.
La tradizione della cucina sarda viene rivisitata
nell'ultimo decennio, ma la qualità della materia
prima garantisce la qualità dei piatti serviti. Ad af
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fiancare l'aragosta in Sardegna non può mancare la
bottarga, il tonno preparato in crosta di pistacchio e
mandorle cotto a basa temperatura o bizzarrie come
il fritto di mare e orto o il filetto di angus irlandese al
cannonau.
In alto, alcune Spagnolette il
caratteristico gozzo della costa del
Sulcis. Qui sopra, il piatto principe
della Sardegna: la Bottarga