SVN solovelanet: rivista digitale dedicata al mondo della vela. Articoli di navigazione, di nautica e barche a vela
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76 solovela.net MAXI Il timoniere di turno strambò evitando il disastro. Una landa si era strappata dallo scafo e si andò vicini al disalberamento mettendo a repentaglio il grande sogno di portare in Nuova Zelanda la vit- toria alla Whitbread. L'abilità cantieristica dell'e- quipaggio, richiesta dallo skipper in fase di se- lezione, permise di effettuare una riparazione in navigazione. Non solo Steinlager 2 completò la regata ma fece l'en plein vincendo anche la sesta e ultima tappa con 36 minuti di vantaggio. Un lento declino e poi una nuova vita Durante la sosta a Fort Lauderdale, al termine della quinta tappa, il nostro Giorgio Falck si era assicurato l'acquisto di una barca così vincente che regatò in seguito con livrea blu e la sponsorizzazione dell'azienda di occhiali Safilo. Vinse un Giro d'Eu- ropa a vela e una Transat des Alizés, ottenne un terzo e un secondo posto al Mondiale Maxi rispettivamente nel '90 e '91. L'equipaggio fu inizialmen- te formato da veterani della Whitbre- ad come Alan Gabbay, poi sostituito con un equi- paggio in gran parte italiano. Partecipò assieme ad altri maxi e tall ship, tra cui il Vespucci, alla grande regata Cristoforo Colombo '92, per il 500° anniversario della scoperta dell'America, vinse la Boston-New York e la Nioulargue a Saint-Tropez. In seguito venne ceduta a un armatore belga, Serge Vassard, che la fece competere con qual- che successo in regate d'altura nel Mare del Nord con il nome di Barracuda. Successivamente, Vas- sard la affidò a uno skipper italiano che la portò in Tirreno con il mandato di venderla e la possibilità di usarla per attività di team building, incentive e charter per le regate. Tuttavia uno yacht così particolare e costoso iniziava a soffrire la man- canza di un budget per la manutenzione. Tra i clienti charter arrivarono nel 2003 degli "idealisti" dello Yacht Club del Mare di Lugano: avevano no- leggiato la barca per partecipare a Les Voiles de Saint-Tropez e, durante la navigazione di ritorno verso Roma, fu presa la decisione: "Durante quel trasferimento decidemmo di salvarla da una fine triste – racconta Stefan Detjen, anima del gruppo di velisti elvetici. La barca non era in buone condizioni, ma il suo fascino rimaneva immutato. Quando iniziammo il restauro, capimmo subito che una grande barca In alto lo Steinlager a fine anni 90 nel periodo in cui appartenne all'imprenditore belga Vassard